205 CONDIVISIONI

Case popolari di Casal Bruciato con ascensore rotto da due settimane: “Siamo intrappolati in casa”

In un palazzo di 7 piani abitato da persone anziane e disabili da 15 giorni l’ascensore è rotto: gli inquilini non possono uscire e nessuno sembra fare nulla per risolvere la situazione.
A cura di Beatrice Tominic
205 CONDIVISIONI
Via Facchinetti, Casal Bruciato
Via Facchinetti, Casal Bruciato

Domani saranno due settimane che non possono muoversi dalle proprie abitazioni al civico 127 di via Cipriano Facchinetti, a Casal Bruciato. Nel palazzo in cui vivono, uno di quelli che appartengono al Comune, l'ascensore è rotto da due settimane e gli inquilini, per la maggior parte persone anziane, disabili e invalide, sono bloccati in casa, essendo impossibilitati a scendere o salire usufruendo delle scale: si tratta di una palazzina di sette piani e molti di loro farebbero troppa fatica a muoversi a piedi.

"Da giorni ci siamo organizzati per portare loro la spesa direttamente a casa – hanno detto a Fanpage.it dal Comitato Popolare Casal Bruciato – È una cosa indegna, siamo a Roma, nel 2022. E dopo due settimane non riescono neanche a mandare qualcuno per aggiustare un ascensore."

Gli inquilini che vivono nel palazzo

"Vivo con i miei genitori: mio padre è anziano, mia madre invalida al 100% – ha rivelato Michela, una degli inquilini del palazzo con l'ascensore rotto – ma qui la maggior parte degli inquilini è anziana, disabile o invalida." La rabbia, per questa ragione, è ancora maggiore.

"Al settimo piano abitano due fratelli: la sorella è invalida al 100%, mentre lui, un po' grosso, si stava sentendo male dopo aver fatto le scale – ha continuato poi Michela, raccontando a Fanpage.it la situazione vissuta dagli inquilini – In questi appartamenti abita anche una ragazza invalida che non ha con sé neanche il telefono, mentre al quarto un'altra persona che è malata e che deve essere sottoposta alla dialisi quattro volte a settimana: questo ragazzo è costretto ad uscire per la dialisi e a farsi i 4 piani a piedi. Anche il personale sanitario che viene a prenderlo con il pullman e che a volte lo ha aiutato a salire in casa, ci ha detto che è una situazione insostenibile", ha detto, spiegando le tante difficoltà degli abitanti del palazzo.

"Noi lo sappiamo, ma che dobbiamo fare? Io lavoro in ospedale e non riesco a capire come si possano lasciare in queste condizioni le persone in difficoltà."

La mobilitazione per risolvere il problema

È da due settimane che stanno cercando di trovare una soluzione: "Abbiamo chiamato tutti: polizia, carabinieri, vigili urbani. Ci hanno risposto solo questi ultimi, che non hanno potuto fare altro che inviare un'email al Comune. Ci siamo rivolti anche al Comitato, ma né a noi né a loro risponde mai nessuno. Abbiamo provato a contattare anche il Comune e la ditta specializzata – ha spiegato Michela – Sono venuti una volta, per una specie di sopralluogo. Hanno provato ad aggiustare l'ascensore, ma appena sono andati via era nuovamente rotto."

La situazione per gli abitanti della palazzina è davvero insostenibile: "Le persone anziane e disabili potrebbero sporgere denuncia, ma per farlo si devono recare negli uffici. Se non possono neanche uscire di casa, come possono andare a sporgere denuncia? Ci andrei io, ma non posso farlo."

La ditta e il Comune

Come ci dicono dal Comitato Popolare di Casal Bruciato, hanno provato a contattare anche la ditta specializzata e il Comune: "Ho provato a contattare anche l'assessora alle Politiche Abitative del IV Municipio, ma non sono arrivate risposte neanche a lei – hanno continuato a spiegare dal Comitato – Quando chiamo la ditta, invece, parte una voce da call center a cui lasciare le informazioni per essere richiamati. Sono due settimane che chiamo e aspetto di essere ricontattata."

Le case popolari di via Facchinetti senza riscaldamento nel 2019

"È la prima volta che capita una cosa del genere con l'ascensore del nostro palazzo, ma già tre anni fa abbiamo dovuto mobilitarci per fare in modo che ci venisse riattivato il riscaldamento", conclude Michela. Nel 2019, infatti, gli inquilini dello stabile avevano lamentato per giorni la mancata messa in funzione dei termosifoni nel mese di dicembre inoltrato: esasperati dal freddo, dannoso soprattutto per anziani e bambini, le persone che abitano la palazzina sono scese a protestare.

205 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views