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Cimiteri di Roma al collasso

Caos cremazioni nei cimiteri di Roma, la situazione oggi: centinaia di bare impilate nel deposito

Un video girato all’interno di un deposito del cimitero Flaminio-Prima Porta immortala centinaia di bare impilate in attesa di essere cremate. È caos nei cimiteri di Roma, i cittadini chiedono interventi concreti che assicurino un servizio dignitoso, mentre Ama dà colpa all’aumento di morti dovuto all’emergenza sanitaria.
A cura di Alessia Rabbai
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Le bare nel deposito del cimitero Flaminio
Le bare nel deposito del cimitero Flaminio
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Caos cremazioni e sovraffollamento di salme nei cimiteri di Roma. Al Flaminio-Prima Porta un video che risale a due giorni fa mostra centinaia di bare impilate all'interno di un deposito, non si sa da quanto tempo, in attesa del proprio turno per essere cremate. Una situazione critica quella di sepolture e cremazioni a Roma. Per Ama, la municipalizzata che si occupa del servizio, le difficoltà a smaltire le salme sarebbero dovute all'aumento del numero di morti registrato nell'ultimo anno a causa dell'emergenza sanitaria da Covid. Ciò in parte vero, ma mancano interventi strutturali da parte di Ama e del Campidoglio, volti ad impedirne il collasso e azioni necessarie affinché i cittadini possano usufruire di un servizio dignitoso. Roma ha un solo forno crematorio, quello appunto del Cimitero Flaminio-Prima Porta, mentre dal 2017 era prevista la costruzione di quattro nuovi forni per far fronte all'aumentata richiesta delle cremazioni, con il recupero e l'ampliamento degli spazi dedicati alle sepolture, opere di fatto mai realizzate.

I cimiteri di Roma nel caos

Fanpage.it ha documentato attraverso alcuni servizi come i cimiteri di Roma siano nel caos. Da una parte degrado ed incuria, con tombe rotte, escrementi e vegetazione che ricopre i sentieri, dall'altra cittadini che attendono da mesi la sepoltura o la cremazione dei propri cari, le cui bare sono chiuse da mesi all'interno dei depositi. Annamaria, una mamma che ha perso suo figlio per una grave condizione prima che compisse i diciotto anni, non ha notizie della sua bara. Scaduti i trent'anni dalla tumulazione, la donna ha deciso di cremarlo, per portare i resti a casa con lei, ma nessuno sa dirle dove si trovi né le permettono di entrare all'interno del deposito, ledendo il diritto di chi già soffre per la perdita del propio caro. Un'altra storia quella di Lorella, che ha perso il marito e la sua bara si trova in un deposito da mesi. Una la storia che accomuna centinaia di persone che aspettano la cremazione dei propri cari defunti.

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