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Boom di truffe per i bonus edilizi: la Guardia di Finanza di Roma spiega come evitarle

Fanpage.it ha intervistato il colonnello Massimo D’Angelosante, comandante del II Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma in merito a due operazioni sugli incentivi per l’edilizia, sulle misure prese dal legislatore per fronteggiare il meccanismo fraudolento e sui consigli ai cittadini per evitare le truffe.
A cura di Alessia Rabbai
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Il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma tra novembre e dicembre 2021 su delega dell'Autorità Giudiziaria ha eseguito tre decreti di sequestro preventivo d'urgenza, che hanno interessato oltre un miliardo e 250 milioni di euro di crediti derivanti da bonus edilizi inesistenti. Fanpage.it ha intervistato il colonnello Massimo D'Angelosante, comandante del II Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, in merito alle due operazioni nella Capitale sugli incentivi per l'edilizia, sulle misure prese dal legislatore per fronteggiare il meccanismo fraudolento e sui consigli ai cittadini per evitare le truffe.

Roma si può dire che sia la Capitale delle truffe?

Certamente l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza di Roma sono state le prime ad intervenire in maniera così massiccia e ad intercettare fenomeni fraudolenti che nella Capitale hanno portato al sequestro di una mole molto importante di crediti falsi. Sono fenomeni che a Roma hanno proliferato.

Quali consigli dare ai cittadini per evitare di incorrere in truffe?

Quando si devono fare lavori come ristrutturazione edilizia, facciate di condomini, i consiglio è quello di cercare di capire, per quanto possibile, se effettivamente l'impresa a cui ci si rivolge sia sufficientemente solida e che operi sul mercato da un certo periodo di tempo, perché con l'introduzione delle misure di beneficio fiscale sono nate molte attività che hanno operato solo sulla carta e non realmente. Bisogna inoltre assiscurasi che il prezzo sia congruo all'intervento richiesto.

In cosa è consistita l'attività d'indagine e quali sono i risvolti?

"L'attività d'indagine si è basata su un'analisi di rischio operata dall'Agenzia delle Entrate e approfondita dal Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Si è incentrata sull'accertamento di un'enorme massa di crediti derivanti da bonus edilizi inesistenti, perché i lavori erano documentati solo formalmente, ma mai eseguiti. I reati per i quali si è proceduto sono truffa ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Alcuni soggetti giuridici hanno svolto dei lavori, dai quali sono poi derivate misure agevolative come bonus facciate, bonus ristrutturazioni edilizie, ecobonus, bonus sull'efficientamento energetico, lavori mai eseguiti. I crediti fiscali previsti dal decreto rilancio che la normativa vigente ha riconosciuto ai committenti di questi lavori sono stati ritenuti falsi. I crediti fiscali sono stati poi commercializzati sulla cosiddetta piattaforma cessione crediti, uno strumento che è stato adottato dall'Agenzia delle Entrate per consentire di acquistarli, in parte monetizzati presso intermediari finanziari e Poste Italiane Spa, che sono state le parti offese.

Come si è mosso il legislatore?

Il legislatore in concomitanza con le operazioni della Guardia di Finanza è corso ai ripari emanando una serie di provvedimenti normativi, come il cosiddetto decreto antifrodi del novembre 2021, che è stato poi trasfuso in parte nella legge di bilancio di quest'anno e il cosiddetto decreto sostegni ter ha introdotto ulteriori misure, che limitano il numero di cessione di questi crediti e che hanno ristretto le maglie degli accertamenti.

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