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Blocca l’autobus Atac a Roma e minaccia l’autista: “Se riparti ti ammazzo”

Massimiliano C., 51 anni, dovrà rispondere delle accuse di lesioni e interruzione di pubblico servizio. Stando a quanto emerso dagli accertamenti, alle spalle ha numerosi precedenti per spaccio e detenzione di droga. E non è escluso che al momento dei fatti fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
A cura di Enrico Tata
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Prima ha bloccato l'autobus Atac, poi ha minacciato l'autista: "Se riparti ti ammazzo". I passeggeri, impauriti, hanno chiesto l'intervento delle forze dell'ordine e l'uomo, quando ha visto arrivare gli agenti, si è dato subito alla fuga.

L'allarme è scattato intorno alle 8.30 di ieri in via Prenestina a Roma. Massimiliano C., 51 anni, dovrà rispondere delle accuse di lesioni e interruzione di pubblico servizio. Stando a quanto emerso dagli accertamenti, alle spalle ha numerosi precedenti per spaccio e detenzione di droga. E non è escluso che al momento dei fatti fosse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.

Questa la testimonianza di un passeggero che si trovava a bordo del bus, secondo quanto riportato dal Messaggero: "All’improvviso quell’uomo ha bloccato la corsa. All’inizio abbiamo pensato a un guasto poi ha iniziato a urlare e a inveire senza motivo contro l’autista che è sceso per calmarlo. Era indemoniato La nostra preoccupazione è che salisse sul bus e aggredisse anche noi. Quando ha sentito le sirene della polizia è scappato via".

L'uomo è stato bloccato dalle forze dell'ordine lungo via Giovanni Capranesi, dove aveva aggredito una seconda persona. Infatti, ha prima bloccato un'automobile e poi ha colpito a pugni il conducente della vettura. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, hanno trovato il ferito steso a terra in una pozza di sangue. Dal pronto soccorso, l'uomo è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni.

"Non appena ho rallentato la macchina, in prossimità del semaforo, si è fermato davanti alla mia macchina. Mi impediva di ripartire ecco perché sono sceso dall’auto. Ho cercato di calmarlo, di farlo ragionare. Mi sono avvicinato e a quel punto è diventato ancora più aggressivo. Un pugno mi ha centrato al volto, primo allo zigomo e poi al naso", la testimonianza dell'automobilista.

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