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Blitz a Tor Bella Monaca e San Basilio: arrestato per droga Paonessa, candidato di Fratelli d’Italia

Sergio Paonessa, titolare di una ditta di pompe funebri, è finito in carcere insieme al figlio perché accusato di spacciare cocaina. L’uomo si era candidato nel IV Municipio con Fratelli d’Italia.
A cura di Natascia Grbic
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Sergio Paonessa, candidato di Fratelli d'Italia nel IV Municipio nelle ultime amministrative romane, è stato arrestato. L'uomo, titolare di una ditta di pompe funebri, è finito nel blitz antidroga della Polizia di Stato e della Polizia Locale in seguito al quale sono finite in manette nove persone, sette portate in carcere e due agli arresti domiciliari. Come riportato da la Repubblica, tra questi ci sono anche il candidato di Fratelli d'Italia e suo figlio: Paonessa senior è stato portato in carcere, mentre il figlio si trova ai domiciliari. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo avrebbe gestito insieme ad altre persone il gruppo di spaccio che vendeva hashish e cocaina non solo nelle piazze di San Basilio e Tor Bella Monaca, ma anche a Casal Bruciato, Boccea e Montesacro. Insomma, tra una foto e l'altra con Enrico Michetti e Giorgia Meloni, Paonessa si sarebbe sostentato spacciando cocaina nelle piazze di spaccio più grandi di Roma.

L'operazione antidroga tra Tor Bella Monaca e San Basilio

L'operazione antidroga effettuata dagli agenti della Polizia di Stato del distretto Fidene e dalla Polizia Locale III Gruppo Nomentano ha portato in carcere sette persone, tra cui Paonessa, e due ai domiciliari. Tra queste anche F. R., un pluripregiudicato noto nell'ambiente criminale come ‘Barattolo‘: sarebbe stato proprio lui, secondo gli inquirenti, a capo del gruppo di trafficanti. Le indagini sono partite nel 2020, con gli agenti che hanno cominciato a controllare i vari movimenti dei pusher che spostavano la droga da un quartiere all'altro della capitale. Un gruppo che non solo avrebbe movimentato chili di hashish e cocaina alla volta, ma che sarebbe stato anche in grado di intrattenere rapporti con grosse organizzazioni della criminalità organizzata romana, con la quale discutevano dei carichi e delle modalità di spaccio nelle varie zone di Roma.

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