Black Point a San Basilio, Nomentana chiusa e traffico deviato: residenti in rivolta, caos nelle strade

Da una settimana il black point di San Basilio ha generato malumori e polemiche tra i residenti di zona. Il traffico di via Nomentana è stato deviato su via Diego Fabbri, causando disagi e moltissimo traffico.
A cura di Simona Berterame
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Un progetto nato con l'obiettivo di mettere in sicurezza incroci pericolosi della Capitale ma che al momento ha generato un aumento esponenziale del traffico con code infinite e sorpassi azzardati. Il rientro dalle ferie per i residenti vicini all'incrocio tra via Nomentana e via di Casal Boccone e via del Casale di San Basilio non è stato dei migliori. Dal 1 settembre infatti, la viabilità della zona è stata modificata con l'utilizzo di un black point, ovvero è stato deviato tutto il traffico della Nomentana direzione GRA su via Fabbri con l’istituzione del senso unico di 250 metri su via Nomentana direzione centro, come previsto dal progetto.

"Le conseguenze tanto temute si sono subito realizzate: lunghe code su via Buazzelli e via Fabbri, con congestione nelle ore di punta di via Nomentana, Casale di San Basilio, Nicolai, Martinelli e Bracciolini con ripercussioni anche sull’intero quartiere Talenti del III municipio. A nulla stanno valendo gli sforzi dell’assessorato di fluidificare il traffico, ricalibrando i semafori esistenti" scrivono in un comunicato congiunto i membri dei comitati di quartiere di zona. I cittadini chiedono quindi a gran voce che venga ripristinato quanto prima il doppio senso sul tratto di Nomentana tra via Fabbri e via del Casale di San Basilio, con una rivalutazione rivalutino del progetto che riporti il flusso di via Nomentana nel suo alveo naturale.

Le conseguenze

Il quadro dipinto dai comitati di quartiere e i residenti è tutt'altro che positivo. Per loro questa nuova viabilità non farà diminuire gli incidenti ma anzi potrebbe farli aumentare. I mezzi pesanti non avrebbero spazio di manovra adeguate in strade secondarie diventate di fatto delle arterie principali. Infine andrebbe considerato anche il livello di inquinamento anche acustico riscontrato da chi vive con affaccio sulle strade.

La preoccupazione dei commercianti

Gli esercizi commerciali della zona, compreso il mercato Talenti, hanno registrato una riduzione delle vendite a causa delle lunghe code e per la perdita di parcheggi soprattutto in via Buazzelli. "Io sto perdendo circa 2mila euro al giorno – ci racconta Stefano, il proprietario di un bar su via Buazzelli – e con 40 dipendenti non so quanto riuscirò ad andare avanti".

L'attesa per l'apertura delle scuole

Il traffico congestionato di questa settimana sembra essere solo un assaggio in vista della riapertura delle scuole, elementari e medie, prevista tra mercoledì 10 e giovedì 11 settembre.  I docenti e i genitori degli alunni da giorni si interrogano infatti sui rischi che potrebbero correre gli studenti e le famiglie durante il percorso scuola-casa, ma anche il rischio del crollo del numero di iscrizioni a causa del traffico così congestionato. "Sarà un vero incubo – ammette chi abita in zona – in questa settimana abbiamo avuto solo un assaggio ma non oso pensare a cosa accadrà con l'inizio dell'anno scolastico".

La risposta del Comune

Dopo giorni di proteste e polemiche è arrivata una prima replica dal Comune di Roma. "Si tratta di un progetto sperimentale che mira a ridurre il numero di sinistri nell'area: in un triennio tra le tre intersezioni si sono verificati 53 incidenti con 2 morti e 39 feriti per un totale di costi sociali di circa 5, 2 milioni euro. Il test durerà fino a sei mesi e consentirà di valutare gli effetti sul traffico, la sicurezza e l’inquinamento" si legge sul sito del Comune.

"Solo al termine dei lavori, dopo l’apposizione della segnaletica e la realizzazione completa di tutti gli accorgimenti previsti, inizierà la sperimentazione – ha spiegato l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè –  Se verificheremo che l'opera non funziona siamo pronti a modificarla o tornare al sistema di viabilità precedente. Al momento è stato realizzato meno del 30% dei lavori, le valutazioni si potranno fare solo una volta terminata la sperimentazione".

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