Beatrice Bellucci morta sulla Colombo, indagini sui telefonini: si cercano video dell’incidente

Non si arrestano le indagini sul tragico incidente avvenuto nella notte di venerdì scorso, 24 ottobre 2025. Gli inquirenti, che hanno aperto formalmente le indagini per omicidio stradale, come atto dovuto, sono riusciti a rintracciare l'automobilista che guidava la terza automobile. Oltre alla Bmw che si è schiantata sull'automobile, una Mini Cooper, su cui viaggiavano Beatrice Bellucci e la sua amica, alla cui guida si trovava Luca Girimonte, 20 anni, al momento dello schianto era presente una terza auto, sempre Bmw. La presenza di quest'ultima contribuirebbe ad avvalorare la tesi secondo cui fosse in corso una gara clandestina,ipotesi smentita dal padre del ventiduenne ma ancora al vaglio di chi indaga.
Oltre a visionare le telecamere di sorveglianza, spetta a loro il compito di scandagliare con precisione i telefonini dei due conducenti della Bmw, già posti sotto sequestro, alla ricerca di qualche foto o video che possa confermare la velocità dei due veicoli e la volontà di viaggiare a corsa folle. E nel frattempo spunta l'ipotesi che uno dei ragazzi a bordo delle macchine coinvolte possa aver avviato una diretta social per mostrare il viaggio sulla Colombo in Bwm.

Schianto in piazza dei Navigatori, sulla Colombo: si cercano video nei telefonini
Mentre l'amica di Beatrice Bellucci, che era alla guida della Mini Cooper, si trova all'ospedale San Camillo in condizioni ancora gravi, non si arresta il lavoro degli inquirenti per cercare di ricostruire l'incidente e le cause che hanno portato al tragico schianto. Fra le prime ipotesi prese in considerazione, quella di una gara clandestina. Proprio per questo gli inquirenti, oltre a passare al vaglio le videocamere di sorveglianza poste lungo il percorso delle due Bmw della Sala Sistema Roma e dalle immagini registrate dalle videocamere T-red, sono alla ricerca di foto e video all'interno dei telefonini dei due automobilisti delle automobili coinvolte.
Secondo loro, infatti, qualora si fosse trattato di una corsa sarebbe altamente probabile trovare nei dispositivi dei giovani dei contenuti sulla corsa stessa. Non soltanto: anche qualora questa prima ipotesi fosse definitivamente confutata, all'interno dei telefonini potrebbero essere rintracciate prove in grado di confermare una distrazione dei giovani alla guida, risultati entrambi negativi ai test sulla presenza di alcol e droga nel sangue, che stanno collaborando con i caschi bianchi. Questi ultimi, oltre alle prove digitali, stanno inoltre raccogliendo le testimonianze dei presenti: lo scopo è quello di chiarire al più presto cosa sia successo.
