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Autista ucciso a Rieti, s’indaga su ultras di estrema destra: nelle chat l’organizzazione dell’assalto al pullman

In un gruppo Whatsapp si farebbe riferimento a una ‘missione puntiva’ contro i tifosi di Pistoia. Inoltre i sospettati dell’assalto di domenica 19 ottobre al pullman in cui è morto l’autista Raffaele Marianella sarebbero legati a movimenti di estrema destra.
A cura di Francesco Esposito
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Raffaele Marianella, l’autista del pullman morto a Rieti
Raffaele Marianella, l’autista del pullman morto a Rieti

Sarebbero stati almeno in tre ad organizzare l'assalto al pullman dei tifosi del Pistoia 2000 in cui è morto l'autista Raffaele Marianella. In alcune chat Whatsapp si farebbe riferimento a una ‘missione punitiva' organizzata proprio da tre individui interni alla Curva Terminillo, il settore del PalaSojourner di Rieti che ospita il tifo più caldo della Real Sebastiani. La loro posizione è al vaglio del pubblico ministero Lorenzo Francia e degli investigatori della squadra mobile e della digos.

Domani martedì 21 ottobre sarà effettuata l'autopsia sul corpo della vittima. Inoltre, verranno fatte anche analisi sull'arma del delitto, ovvero il sasso che ha colpito Marianella, per provare a identificare il Dna di chi lo ha scagliato.

Sulla morte di Raffaele Marianella s'indaga per omicidio volontario

A segnalarlo è l'agenzia Ansa, secondo cui tra i sospettati di aver lanciato il sasso che ha ucciso Marianella ci sarebbero anche personaggi legati a movimenti di estrema destra. Non è ancora chiaro se e a quale gruppo della curva appartenessero gli assalitori. La tifoseria della Sebastiani Rieti è nemica di quella di Pistoia secondo la logica de ‘l'amico del mio nemico è mio nemico': i pistoiesi, infatti, sono gemellati con i tifosi di Cento, che sono rivali di Scafati, a loro volta gemellati proprio con i gruppi della Terminillo.

Durante la partita, come riferito a Fanpage.it da alcuni spettatori, non ci sono stati tafferugli o disordini. Solo lanci di cori da una parte e dall'altra. Dopo che la procura ha aperto un'indagine per omicidio volontario, la polizia ha portato in questura e interrogato dodici tifosi della Real Sebastiani Rieti. Fra questi c'è anche un minorenne.

L'aggressione sulla superstrada Rieti-Terni

Il pullman con a bordo quarantacinque tifosi del Pistoia 2000 doveva rientrare in Toscana ed è partito sulla superstrada Rieti-Terni scortato dalle forze dell'ordine per un certo tratto. Subito dopo che la scorta ha lasciato il bus, intorno alle 21 all'altezza dell'uscita per Contigliano è scattato l'assalto. Il mezzo stava viaggiando a circa 90 chilometri orari quando il parabrezza è stato colpito da due grosse pietre. Una ha colpito, senza romperlo, il vetro sul lato del conducendo, l'altra lo ha frantumato in corrispondenza del posto dell'autista accompagnatore dove era seduto Raffaele Marianella.

I tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori sono durati circa mezz'ora, ma non c'è stato niente da fare. L'uomo era deceduto sul colpo. Sono rimasti illesi i passeggeri. Raffaele Marianella aveva 65 anni, era di origine romana ma viveva a Firenze. Era un autista dipendente della Jimmy Travel, azienda che spesso portava i tifosi di Pistoia in giro per l'Italia in occasione delle trasferte. È morto quando gli mancava circa un mese alla pensione.

Meloni: "Atto di violenza folle", Real Sebastiani in silenzio stampa

Dopo la diffusione della tragica notizia sono stati in tanti ad esprimere cordoglio e sconcerto per quanto accaduto. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di "atto di violenza inaccettabile e folle", esprimendo solidarietà alla famiglia della vittima: "Profondo cordoglio e vicinanza. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminali sono stati individuati e assicurati rapidamente alla giustizia".

Anche il ministro dello Sport Andrea Abodi ha commentato il tragico avvenimento: "Ma com'è possibile morire così, mentre si torna a casa dopo una partita di basket? – ha scritto sui suoi canali social – È sconvolgente l'assalto perpetrato questa sera vicino Rieti da delinquenti che si sono trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi. Lo sport è vita e questi criminali sono lontani anni luce dai valori sportivi. Le nostre condoglianze alla famiglia del secondo autista del pullman dei tifosi di Pistoia, colpito a morte dalla follia omicida".

La Real Sebastiani Rieti intanto si è chiusa in un silenzio stampa a tempo indeterminato annunciato con questo comunicato: "Forse non riusciremo mai a metabolizzare quanto è accaduto nella serata di ieri, dopo la partita. Il trascorrere delle ore rende tutto ancora più amaro e inspiegabile".

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