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Covid 19

Aumento dei contagi Covid nel Lazio, D’Amato: “Rischiamo di chiudere le scuole”

L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha spiegato che “se i contagi di Covid aumentano ancora richiamo di chiudere le scuole anche nel resto del Lazio”. Al momento ad essere tornati in Dad sono gli studenti dei cinque Comuni in zona rossa e della provincia di Frosinone in arancione.
A cura di Alessia Rabbai
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(La Presse)
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"Se i contagi di Covid aumentano ancora rischiamo di chiudere le scuole". È quanto dichiarato dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, in un'intervista pubblicata da Il Corriere della Sera, sui possibili risvolti in vista con i numero dei nuovi casi registrati negli ultimi giorni nel Lazio, che resta zona gialla ancora per una settimana. Dopodiché bisognerà attendere e capire se, secondo le nuove norme del Comitato tecnico scientifico, ci saranno cambiamenti. "Secondo il Cts le scuole andrebbero chiuse in quelle regioni in cui l’incidenza dei casi Covid supera i 100 casi ogni 100mila abitanti. Il Lazio era a 106,73" spiega D'Amato. Quindi il Lazio era sopra il limite, ma al di sotto della media nazionale. La didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori torna da lunedì nei Comuni in zona rossa, ossia Monte San Giovanni Campano, Colleferro, Roccagorga, Torrice e Carpineto Romano, oltre che per la provincia di Frosinone in zona arancione. Qualora queste strette locali non dovessero funzionare "Stabiliremo nuove misure, tra le quali la chiusura delle scuole anche nel resto della regione" chiarisce D'Amato. L'aumento dei contagi si è verificato anche ieri, 1341, rispetto alla domenica precedente, con 1048 casi. Ora osservata speciale, oltre al Frusinate, c'è anche il territorio del Reatino, al confine con la provincia di Terni.

"Novanta casi di variante del Covid"

Sulla questione varianti, l'assessore D'Amato ha spiegato che: "Attualmente ci sono 90 casi di variante del virus accertati, 80 di inglese e 10 di brasiliana, mentre la sud africana non compare". Per quanto riguarda i vaccini ha detto: "Partiamo con le grandi vulnerabilità e con gli over 70. Iniziamo anche con la campagna dai medici di medicina generale, che consentirà di usufruire di un sistema rodato quando arriverà il vaccino Johnson&Johnson, che è monodose e di facile utilizzo". L'intenzione è proseguire per classi d’età, sul modello israeliano, mentre D'Amato ha già lanciato un appello, per la somministrazione del vaccino russo Sputnik V, a seguito del parere tecnico dell'Istituto nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, che lo ha dichiarato efficace al 91,6 per cento.

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