Attivisti per il clima manifestano sul raccordo: è il quinto blocco in otto giorni

Sono diciassette le persone che questa mattina hanno manifestato aderendo alla campagna Non paghiamo il fossile di Ultima Generazione: è il quinto blocco stradale in 8 giorni a Roma. A queste manifestazioni, inoltre, si è aggiunta sabato 22 aprile anche la street parade per le strade della capitale.
Stavolta gli attivisti e le attiviste per il clima hanno bloccato un altro tratto del Grande Raccordo Anulare di Roma, in carreggiata interna all’altezza della stazione Selva Candida, zona Ottavia, nel quadrante a nord ovest della capitale verso le ore 8 di questa mattina. In breve tempo è arrivata la polizia che alle 8.15 hanno portato via dalla strada i manifestanti che, in seguito, sono stati trasferiti in commissariato. Il blocco, iniziato davanti ad alcuni mezzi pesanti, è durato circa dieci minuti.

La discussione con gli automobilisti
Non sono mancate le discussioni con gli automobilisti, incolonnati lungo il raccordo e bloccati dalla presenza fisica delle persone sulla strada. Alcuni di loro sono scesi dai propri veicoli e sono andati verso le persone in protesta: "Mo non ponno fa' niente, altrimenti erano cazzi vostri", ha detto uno di loro alle e agli attivisti. Oltre a loro anche uno degli agenti ha iniziato a discutere con i manifestanti: "Comincia a spiegare queste cose ai ragazzini, comincia da uno, è il primo gradino: dopo salvi il mondo", ha detto ad una degli attivisti. Ma la ragazza ha subito risposto, precisando: "L'acqua manca già oggi, non c'è la neve. La gente muore!"
Uno degli automobilisti, oltre a discutere, dopo essere sceso dal proprio veicolo, si è avvicinato ai manifestanti e ha strappato dalle loro mani.
"Stiamo lottando per i diritti di tutti, il diritto alla vita, al benessere, alla salute. Non ce l'abbiamo con voi, siamo qui per rivolgerci a voi, per coinvolgervi: vogliamo chiedere giustizia nel nostro Paese come nel mondo", ha infine concluso uno dei ragazzi seduti sull'asfalto.
I precendenti
Dal 20 aprile, quello di oggi è il quinto blocco stradale ad opera degli attivisti di Ultima Generazione. L'ultimo appena un giorno fa, mercoledì 26 aprile: si è trattato di una doppia manifestazione. Verso le ore 8 è stato bloccato un primo tratto del Raccordo, all'altezza dell'uscita fra via Tiburtina e quella della Centrale del Latte. Un paio di ore dopo, invece, si sono spostati in zona Aurelia.
I giorni precedenti, altri due blocchi stradali avevano interessato la capitale: uno davanti al Colosseo esattamente 8 giorni fa, il 20 aprile scorso e l'altro sulla via Appia Nuova lunedì 24 aprile: nel corso di questa ultima protesta, sono stati identificati 20 attivisti.
Come anticipato, anche il sabato precedente, 22 aprile, le attiviste e gli attivisti sono scesi in piazza per manifestare, nel corso della street parade Balliamo fino alla fine del mondo, alla quale hanno aderito anche altre associazioni e movimenti.