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Arrestati quattro insospettabili: nei pc migliaia di video di abusi sessuali su bambine e bambini

Il pensionato, l’amministratore, l’ingegnere, il padre di famiglia: nei loro computer erano nascosti migliaia di file con materiale pedopornografico che condividevano e scaricavano online.
A cura di Redazione Roma
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Sei uomini, quattro dei quali residenti a Roma, uno a Latina e uno a Livorno, sono stati denunciati dalla Polizia Postale con l'accusa di detenere e produrre una grande quantità di materiale pedopornografico. Per quattro di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, altri due invece sono stati denunciati a piede libero. Sono tutti dei cosiddetti "insospettabili", senza precedenti con vite regolari, di un'età compresa tra i cinquanta e i settant'anni. Ma sui loro dispositivi elettronici nascondevano migliaia di file, video e foto, con abusi su minorenni.

Tra di loro c'è un ingegnere informatico e un amministratore di condominio, un pensionato e un padre di famiglia. Ora anche amici e familiari devono fare i conti con il segreto nascosto negli archivi digitali dei loro computer, che contenevano abusi su bambini e bambine anche piccolissimi.

L'operazione della Polizia Postale è arrivata a rintracciare i sei uomini, che non si conoscevano tra di loro, cercando le tracce dei file scaricati online tramite vecchie piattaforme per lo sharing peer to peer ancora attive. Grazie a tecnologie all'avanguardia gli investigatori digitali hanno colto gli uomini sul "fatto", riuscendo a stabilire la traccia tra il loro indirizzo ip e l'utente che stava scaricando o condividendo il materiale pedopornografico.

Il "record" di materiale posseduto è quello dell'ingegnere informatico ai domiciliari: 10 terabyte di memoria contenuta in diversi hard disk, dove erano archiviati in maniera meticolosa foto e video, addirittura divisi per "categoria". Una vera e propria galleria degli orrori.

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