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Alessia Piperno arrestata e liberata in Iran

Chi è Alessia Piperno, la ragazza italiana arrestata a Teheran, e perché si trova in Iran

Alessia Piperno, 30anni di origine romana, da 7 anni gira il mondo: prima l’Australia poi l’Islanda, l’India, il Pakistan e poi l’Iran dove è stata arrestata 4 giorni fa.
A cura di Enrico Tata
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A 24 anni ha deciso di vivere la sua vita in viaggio e di lavorare da remoto. Sette anni trascorsi in giro per il mondo: prima l'Australia, poi Samoa, l'Islanda, l'India, il Pakistan e infine l'Iran. In questo Paese, che a Nord confina col mar Caspio e a Sud con il golfo Persico e il golfo dell'Oman, è stata arrestata e incarcerata. Alessia Piperno è detenuta in una prigione di Teheran dal 28 settembre. Stava per lasciare l'Iran per tornare in Pakistan, quando migliaia di donne, e uomini, iraniane sono scese in piazza dopo l'uccisione Mahsa Amini, forse giustiziata dalla polizia locale (ufficialmente è morta per un infarto improvviso) perché non indossava correttamente l’hijab. Nonostante gli sforzi, Alessia non riusciva ad ottenere il visto per lasciare il Paese. È stata arrestata dalla polizia per motivi ancora da accertare.

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Il viaggio di Alessia: da sette anni in giro per il mondo

Il viaggio di questa ragazza romana è cominciato nel 2016. "Ho sempre amato viaggiare. Ma onestamente non è stato quello il motivo che mi ha spinto a partire. Vivevo la classica vita monotona fatta di lavoro, ragazzo, qualche uscita con gli amici e poi di nuovo lavoro, lavoro, lavoro… ho deciso di partire innanzitutto perché volevo provare qualcosa di diverso", ha raccontato al blog ‘Mangia, vivi, viaggia", un'intervista che lei stessa mette come link alla sua biografia su Instagram. A Roma il padre è titolare di una libreria di testi usati e scolastici a Colli Albani, quartiere a Sud Est della Capitale.

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Come detto, Alessia era in viaggio in Iran e sul suo profilo Instagram ha raccontato tutto ciò che ha visto, con storie, fotografie e consigli di viaggio. Tre settimane fa, a chi le chiedeva se si fosse mai sentita in pericolo a Tehran, rispondeva così: "No, no, no, non c'è niente che vi deve intimorire qui. Non c'è la guerra, nessuno vi minaccia per strada e gli iraniani sono bravissime persone. Venire qui è come andare in Turchia". Le difficoltà più grandi? "Il fatto è semplice. La visione della donna è diversa rispetto al resto del mondo".

Perché Alessia Piperno è rimasta in Iran

Dopo le manifestazioni di protesta e le violente repressioni, tutto è cambiato in Iran. L'ultimo post di Alessia risale al 27 settembre, il giorno prima dell'arresto, con la ragazza che cita ‘Bella Ciao', che in Iran è diventata un inno delle proteste, e motiva così la sua scelta di ritardare la partenza per il Pakistan: "Per noi viaggiatori, turisti, vacanzieri in terre straniere, è facile giudicare, dire la nostra, restare finché è tutto bello, per poi salire su aereo e andarcene. Eppure per quanto questa possa essere la decisione più saggia da prendere, io non ci riesco. Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai".  E ancora: "Qui la gente è stufa di essere un burattino, ecco perché migliaia di persone stanno scendendo nelle piazze a protestare. Stanno manifestando per la loro libertà. Donne, uomini, adolescenti e anziani. E ognuno di loro, ogni singola persona, rischia la propria vita quando va per le strade".

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