Antonietta Rocco uccisa in casa, la badante non risponde al giudice: “Dopo l’omicidio è andata al bingo”

Sarebbe andata a giocare al bingo dopo aver ucciso Antonietta Rocco l'ex badante in stato di fermo per l'omicidio della sessantatreenne a Latina. Sabrina De Col, la cinquantatreenne in stato di fermo dalla serata di sabato scorso, non ha risposto alle domande del Gip del Tribunale di Latina questa mattina. La donna è stata sottoposta a un primo interrogatorio nella serata di venerdì scorso e poche ore dopo è scattato il fermo nei suoi confronti con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla minorata difesa viste le condizioni di salute in cui viveva la sessantatreenne, ipovedente e con difficoltà deambulatorie.
Nel frattempo, continuano le indagini a carico della cinquantatreenne. A casa della donna, che in passato aveva lavorato per Antonietta Rocco, sono stati ritrovati alcuni oggetti riconducibili alla vittima. Posta sotto sequestro, inoltre, la lavatrice. Gli inquirenti non escludono di poter trovare al suo interno delle particelle riconducibili a tracce di sangue o altre sostanze organiche della sessantatreenne: una situazione che potrebbe verificarsi qualora chi ha commesso l'omicidio abbia lavato i vestiti sporchi di sangue per rimuovere le tracce.

Le indagini in corso sull'omicidio della sessantatreenne
Dopo il ritrovamento del cadavere di Antonietta Rocco sono scattate immediatamente le indagini da parte della polizia di Stato e della Squadra Mobile di Latina, coordinate dalla sostituta procuratrice Martina Taglione. Il corpo è stato trovato in camera, in una pozza di sangue. Sul collo e sul volto i segni di ferite profonde con arma da taglio, forse un grosso coltello da cucina o un machete, e soprattutto inferte con una "forza indicativa di una rabbia particolare", come ha sottolineato la stessa procuratrice aggiunta di Latina Luigia Spinelli.
A giocare a bingo dopo l'omicidio
A ritrovare il cadavere, la donna che attualmente prestava servizio dalla sessantatreenne: la donna fermata, invece, aveva lavorato per la donna in passato. Ed è proprio nei dissidi fra dipende e datrice di lavoro che gli inquirenti si stanno concentrando per cercare di risalire al movente del violento delitto. Il ritrovamento, però, sarebbe avvenuto diverse ore dopo dall'omicidio che sembra possa risalire al giorno precedente, giovedì 18 settembre 2025. Non appena scattato l'allarme gli agenti sono arrivati nel quartiere di Campo Boerio, la mattina dopo, e hanno aperto le indagini.
Il corpo, secondo quanto emerso dai primi accertamenti medico-legali, è rimasto diverse ore nella pozza di sangue in camera. La sessantatreenne, infatti, sarebbe stata uccisa fra il tardo pomeriggio e la serata del giorno precedente. La stessa sera in cui l'ex badante, ora in stato di fermo, sarebbe andata a giocare al bingo.