Allontanato da casa padre e marito violento: “Ti voglio ammazzà con le mani mie”

In casa era violento con la moglie e con la figlia. Alla compagna una volta ha detto: "Ti voglio ammazzà con le mie mani". Un'altra volta l'ha aggredita lanciandole bottiglie e colpendola sul volto a pugni. L'ennesima litigata tra i genitori avvenuta nel corso delle ultime feste di Natale ha convinto la figlia a intervenire in aiuto della mamma. Per questo il padre l'ha minacciata di morte e l'ha afferrata per il collo. Questo episodio ha spinto la ragazza a presentare una denuncia formale agli investigatori del commissariato Colombo di Roma diretto da Isea Ambroselli. I poliziotti hanno ricostruito ciò che avveniva in casa: sistematiche violenze fisiche, ma anche psicologiche nei confronti delle due donne. Gli agenti hanno attivato il codice rosso, previsto per donne vittime di violenza, e hanno inviato una informativa al tribunale ordinario della procura della Repubblica di Roma. Il gip ha disposto l'allontanamento da casa per l'uomo, un 57enne romano. Il giudice ha ordinato anche il versamento di un assegno periodico per moglie e figlia e ha vietato l'avvicinamento alle stesse.
Il Comitato per la solidarietà alle vittime di mafia e di reati violenti presieduto da Marcello Cardona ha riconosciuto oggi 7 indennizzi per un totale di 260mila euro destinati vittime di violenza e loro familiari. Uno dei sette indennizzi è andato a una vittima di lesioni personali: "La donna, ricoverata in prognosi riservata per la presenza di ustioni di terzo grado sul viso e sul corpo, nel 2013, indicava nel marito l'autore dell'aggressione ai suoi danni. I Carabinieri della Stazione di Roma Cecchignola accertavano che a seguito di una lite insorta per futili motivi l'uomo prelevava dal bagno una bottiglia contenente acido muriatico gettando addosso alla moglie il contenuto".