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Scatta il sistema antincendio al Policlinico Umberto I: pazienti trasferiti, ma è un falso allarme

Quattro squadre di vigili del fuoco sono intervenute al Policlinico Umberto di Roma per un presunto principio d’incendio, che si è poi rivelato falso. A far scattare l’allarme a seguito del quale hanno evacuato i pazienti, è stata un’anomalia del sistema.
A cura di Enrico Tata
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Una fonte interna al Policlinico Umberto I di Roma ha segnala a Fanpage.it che all'interno di una delle palazzine dell'ospedale sarebbe stato registrato un presunto principio di incendio tra la ‘terza chirurgica' e la mensa, in realtà si è trattato di un falso allarme. Gli interventi sono stati bloccati e gli ultimi pazienti trasferiti. Il personale sanitario è stato fatto uscire all'esterno della struttura. Stando a quanto riportano i vigili del fuoco, il rogo sarebbe scoppiato, presumibilmente per un corto circuito, nelle gallerie del policlinico.

L'allarme antincendio ha comportato l'evacuazione temporanea di circa 40 persone, tra pazienti e personale sanitario. Sul posto sono intervenute quattro squadre di pompieri con il funzionario di servizio intorno alle 15.40 di oggi, giovedì 11 gennaio. La situazione viene giudicata sotto controllo.

Falso allarme, nessun incendio al Policlinico Umberto I

Nel pomeriggio l'ufficio stampa del Policlinico Umberto I di Roma ha reso noto che l'emergenza era rientrata, perché si è trattato di un falso allarme e non c'era alcun principio d'incendio nell'ospedale: "A far scattare l’allarme  – chiariscono dall'Umberto I – è stata un’anomalia dell’attivazione dello spegnimento del sistema anticendio – Le sostanze estinguenti del sistema, hanno infatti attivato l’allarme acustico e il blocco delle porte anticendio".

A seguito dell'attivazione dell'allarme però sono entrate in funzione tutte le procedure del caso previste: "Immediata l’attivazione della squadra antincendio del Policlinico Umberto I, ancor prima dell’intervento dei vigili del fuoco, così come è stata tempestiva la procedura per lo spostamento in sicurezza dei pazienti e loro parenti in aree idonee". E aggiungono: "Ripristinate le condizioni di normalità, i pazienti sono man mano riportati nelle lora aree di provenienza".

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