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Al Circeo sequestrata la Bussola, il ristorante dei vip

Stando a quanto riportano i giornali locali, il sequestro è stato eseguito dagli uomini della Guardia di finanza e riguarderebbe un’area di demanio marittimo di circa 500 metri quadrati che sarebbe stata occupata abusivamente dal locale.
A cura di Enrico Tata
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Aggiornamento: A dicembre del 2022 il Giudice per le indagini preliminari, Mario La Rosa, ha accolto l’istanza di dissequestro presentata dall’avvocato Giuseppe Lauretti.

Sigilli al ristorante La Bussola di San Felice Circeo, un locale sulla spiaggia della famosa località balneare a sud di Roma, frequentatissimo dai vip. Stando a quanto riportano i giornali locali, il sequestro è stato eseguito dagli uomini della Guardia di finanza e riguarderebbe un'area di demanio marittimo di circa 500 metri quadrati che sarebbe stata occupata abusivamente dal locale. La società che gestisce La Bussola è riconducibile a J.M., che a Roma era proprietario del ristorante Assunta Madre, sequestrato anch'esso, per riciclaggio di denaro, a maggio del 2017. Il ristorante ha in seguito cambiato gestione ed è tuttora regolarmente aperto.

In pratica, stando a quanto riporta la Repubblica, M. avrebbe ottenuto al Circeo il subaffidamento di una concessione di proprietà di Hassan Bouazan, cittadino di origine siriana che ha fatto affari nella località pontina. Il contratto era di un anno, ma i finanzieri hanno verificato che il locale era ancora regolarmente aperto, anche se il subaffitto in teoria era già scaduto a maggio. Tra l'altro, lo stesso affidatario del demanio, il signor Hassan, non avrebbe pagato per anni il canone di concessione. In attesa della fine delle indagini, i finanzieri hanno apposto i sigilli al locale.

Nel 2017 a Roma è stato sequestrato il ristorante Assunta Madre di J.M. e il patron è stato arrestato. "I grandi chef Vissani, Colonna e Pierangelini il pesce lo mangiano solo da me", raccontava orgoglioso nel corso di un'intervista. E in effetti la lista dei clienti vip del suo locale è lunghissima. Per questa vicenda nel 2019 sono arrivate cinque condanne e una assoluzione. Al proprietario fu inflitta una condanna in primo grado a otto anni e nove mesi. La nuova gestione del ristorante Assunta Madre all'epoca della condanna fece sapere che il locale era totalmente estraneo alla vicenda giudiziaria, dal momento che il marchio era stato acquistato da una nuova società che nulla a che fare con J.M.

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