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Agguato al Tufello, gambizzato Marco Canali: due arresti per tentato omicidio

Sono stati identificati e trasferiti in carcere i due uomini che lo scorso 22 febbraio hanno fatto irruzione in un’abitazione del Tufello e hanno gambizzato Marco Canali, detto “mezza recchia”.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

È successo lo scorso 22 febbraio 2023: mentre si trovava in casa sua, nel quartiere Tufello, Marco Canali, conosciuto nell'ambiente criminale come "mezza recchia", è stato gambizzato da alcune persone che hanno fatto irruzione nell'abitazione. Dopo mesi di ricerche e indagini serrate, gli agenti della Polizia di Stato del III Distretto Fidene Serpentara hanno identificato i due presunti killer, un uomo di 46 anni e uno di 37, perché gravemente indiziati del reato di tentato omicidio.

Le indagini si sono svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma: a seguito degli accertamenti, il gip ha emesso nei confronti dei due, entrambi romani, la misura cautelare in carcere

Cosa è successo il 22 febbraio scorso

I fatti risalgono al pomeriggio del 22 febbraio scorso, quando due uomini si sono presentati nell'abitazione del Tufello in cui vive Marco Canali, in via Monte Taburno, vicino al mercato rionale di piazza dei Colli Euganei. Hanno suonato alla porta, con il volto coperto da un cappuccio e, una volta entrati, hanno sparato due colpi di arma da fuoco verso di lui, raggiungendolo alle gambe. Subito dopo sono scappati. Non appena arrivata la segnalazione, gli agenti si sono precipitati sul posto e hanno rinvenuto Canali steso a terra in  un lago di sangue, con le due ferite alle gambe. L'uomo, già noto alle forze dell'ordine, era già stato arrestato più volte per spaccio.

Immediatamente sono state aperte le indagini per ricostruire quanto accaduto. Ad occuparsi degli accertamenti, gli investigatori del distretto di Fidene Serpentare con il contributo della Polizia Scientifica. In breve tempo, gli agenti sono riusciti a risalire all'identità dei due aggressori, oggi trasferiti in carcere.

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