Accende un fuoco per scaldarsi, le fiamme lo avvolgono: a Roma morto un uomo senza fissa dimora

Aveva freddo, e ha provato a scaldarsi accendendo un fuoco nell'abitazione di fortuna che si era ricavato tra un canneto in via Las Vegas, a Torvajanica. L'ennesimo dramma della povertà è accaduto ieri a Pomezia, in provincia di Roma. L'uomo, un 50enne senza fissa dimora, è morto questa mattina all'ospedale Sant'Eugenio di Roma a causa della gravità delle ustioni riportate su tutto il corpo. I medici non sono riusciti a salvargli la vita: nonostante gli sforzi, le ferite riportate erano troppo gravi perché le cose andassero diversamente.
A soccorrere l'uomo sono stati i carabinieri della stazione di Torvajanica. Mentre passavano lungo via Las Vegas hanno visto le fiamme e sono andati a vedere cosa stesse accadendo. Qui hanno trovato l'uomo in condizioni disperate, e quello che era diventato il suo ricovero dal freddo, un enorme rogo. Hanno chiamato i soccorritori del 118, che lo hanno portato subito al reparto Grandi Ustioni del Sant'Eugenio, sperando che potesse salvarsi. Ma non c'è stato nulla da fare.
Al momento le temperature a Roma non sono ancora troppo rigide per via dell'anticiclone africano. Ma per chi dorme in strada e non ha di che ripararsi, non è così: per le persone senza fissa dimora soprattutto la notte può diventare rischiosa, rappresentando per molti un pericolo di morte serio. Solo la scorsa settimana una donna è morta a Roma nella centralissima Campo ‘de Fiori, sempre a Roma. Anche in questo caso l'ipotesi è che sia morta a causa del freddo, che potrebbe aver aggravato una già precaria condizione di salute. E le temperature continueranno ad abbassarsi ancora di più nelle prossime settimane, con il rischio che queste non siano le uniche vittime del gelo.