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A Roma in migliaia sfilano in strada per il Gay Pride: “Vogliamo subito il Ddl Zan”

Migliaia di persone sono scese oggi in piazza a Roma per il Gay Pride e per sfilare a sostegno del Disegno di Legge Zan contro l’omotransfobia, che ha provocato la dura posizione del Vaticano. Un corteo arcobaleno che si è spinto tra le strade della Capitale, a ritmo di musica, danze, balli, costumi variopinti che hanno coinvolto migliaia di persone di tutte le età, anche giovanissimi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Migliaia di persone sono scese oggi in piazza a Roma per il Gay Pride e per sfilare a sostegno del Disegno di Legge Zan contro l'omotransfobia, che ha provocato la dura posizione del Vaticano. Un corteo arcobaleno che si è spinto tra le strade della Capitale per il Roma Pride, organizzato senza carri e con un percorso più breve a causa della pandemia del Covid19, a ritmo di musica, danze, balli, costumi variopinti che hanno coinvolto migliaia di persone di tutte le età. Tantissimi giovani e adolescenti, omosessuali, transessuali e poliamorosi, ma anche etero, che hanno sfilato con bandiere arcobaleno, cartelli e cantando canzoni come Bella Ciao.

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Slogan, striscioni e bandiere arcobaleno

Davanti al corteo lo striscione “Orgoglio e ostentazione”, che precedeva un attivista vestito da Cristo Lgbt con corona di spine, stimmate e lenzuolo arcobaleno. Quando la testa del corteo era già arrivata da mezz'ora a piazza della Repubblica, la coda del lungo serpentone umano si trovava ancora molto prima di piazza di Santa Maria Maggiore. Molti gli adolescenti e gli aderenti a Rete Studenti.

Quest'anno a mobilitare gli attivisti e tanti cittadini romani la coincidenza coni lavori parlamentari sul ddl Zan. Numerosi gli slogan e i cartelloni, tutti ne chiedono l'approvazione in tempi rapidi. Sono 6 le città che hanno fatto da scenario ai Pride oggi: oltre a Roma, Milano, Ancona, L'Aquila, Faenza (Ravenna) e Martina Franca (Taranto). A Napoli il Gay Pride si terrà il 3 luglio. A Roma sui cartelli e gli striscioni slogan inneggianti all'“Italia Stato laico” e all'amore “senza limiti” e scritte contro il Vaticano, come “Per la laicità dello Stato aboliamo il Concordato”.

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I manifestanti

“In un momento così – racconta un manifestante a Fanpage.it – dovevamo essere qui per forza non c'erano altre vie”. Qualcun altro ha voluto essere presente nonostante un po' di preoccupazione per gli assembramenti: “È stata dura decidere di venire vista la situazione – dice – però è l'unico momento dell'anno in cui veramente siamo ascoltati e abbiamo una rilevanza, soprattutto ultimamente. Abbiamo deciso di venire per mostraci uniti”. “Il Pride – racconta un altro manifestante – è sempre appuntamento importantissimo, quest'anno ancora di più, perché pretendiamo rispetto, il riconoscimento della stessa dignità e degli stessi diritti degli altri cittadini del Paese”.

“Si sta giocando una partita importantissima – spiega un altro partecipante – che è il Disegno di Legge Zan al Senato della Repubblica con tutte le ingerenze da parte del Vaticano che prova a entrare a gamba tesa. Ma l'Italia è uno Stato laico, democratico, civile e deve essere inclusivo”. “Io sono cristiana – racconta – ma è una ingerenza forte. La Chiesa non può intervenire un uno stato laico mettendo in mezzo patti di 70 anni fa”.

In piazza, tra gli altri, l'Arcigay, la Rete Rainbow, il Circolo omosessuale Mario Mieli e il neonato Partito Gay con il candidato a sindaco di Roma Fabrizio Marrazzo, il candidato sindaco Pd del centrosinistra per il Campidoglio Roberto Gualtieri, il leader di Azione e candidato sindaco Carlo Calenda, la senatrice dem Monica Cirinnà, protagonista della legge sulle unioni civili. Tra i politici anche il deputato di Forza Italia Elio Vito, favorevole al Ddl Zan e l'attivista Lgbt Imma Battaglia.

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