video suggerito
video suggerito

A Roma è record incidenti e inquinamento, ma la destra protesta contro Ztl, zona 30 e ciclabili

Il 16 novembre Fratelli d’Italia sfilerà in auto contro Ztl, zone 30 e ciclabili. Legambiente e Salvaciclisti: “Protestano contro il traffico creando traffico”. La data coincide con la Giornata delle Vittime della Strada.
A cura di Francesco Esposito
0 CONDIVISIONI
Immagine

Fratelli d'Italia lancia un corteo contro le politiche per una mobilità sostenibile di Roma Capitale, con la particolarità che domenica 16 novembre i manifestanti sfileranno in auto da piazzale Luigi Nervi fino a viale della XVII Olimpiade. Un modo di protestare in fin dei conti coerente con le rivendicazioni. "Organizzare un corteo lento di automobilisti contro la mobilità sostenibile – commenta a Fanpage.it Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio -, da una parte ha del ridicolo visto che in corteo lento gli automobilisti ci sono tutti i giorni dell’anno nel traffico generato da loro stessi, dall’altra è francamente surreale"

"A molti romani e romane piace il traffico", aggiunge l'associazione Salvaciclisti che si batte per la sicurezza stradale e la qualità dell'aria.

In coda per protestare contro Ztl, zona 30 e piste ciclabili

La manifestazione punta il dito contro la Ztl, la zona 30 nel centro storico e le "ciclabili inutili". Il percorso del corteo non è ancora stato annunciato ufficialmente ma dovrebbe passare da via Cristoforo Colombo, dal Circo Massimo e poi attraversare il Lungotevere, congestionando anche di domenica zone già bloccate durante la settimana.

"Gli slogan preconfezionati attingono alla pancia di chi esprime esigenze del tutto sconnesse dalla realtà, infatti la protesta contro le misure anti-traffico avviene creando traffico", continua Salvaciclisti. "Ma, in fondo, è la zona di comfort, senza la quale Roma diventa per loro una città irriconoscibile e di cui diffidare".

La manifestazione durante la Giornata Internazionale delle Vittime della Strada

Da settimane Fratelli d'Italia sta portando avanti una mobilitazione in vari municipi contro le piste ciclabili che "bloccano il traffico" e contro altre iniziative dell'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè. Il corteo in auto sarà la prima iniziativa a livello cittadino. "Una manifestazione del genere proprio il 16 novembre, Giornata Internazionale delle Vittime della Strada, è indicativa dello scarso senso civico e della incapacità di vivere in una collettività", sottolinea Salvaciclisti. "Roma invece merita di diventare la versione migliore di sé attraverso strumenti come la Ztl, una rete ciclabile efficiente e limiti di velocità compatibili con la vita umana".

Misure che potrebbero aiutare Roma a cambiare una statistica preoccupante. Oltre ad avere il peggiore tasso di mortalità per incidenti stradali – sono già 97 i morti sulla strada nel 2025 –, la Capitale è la "maglia nera" fra le grandi città italiane per quanto riguarda la sicurezza dei pedoni. Come indicato nel settimo Rapporto annuale sulla mobilità, qui nel 2024 sono decedute 49 persone investite mentre attraversavano o camminavano per la strada, solo una in meno rispetto alle altre sette maggiori città messe insieme. Il maggior rischio nella Capitale è evidenziato anche da un altro dato: a Roma i pedoni rappresentano il 36,6% dei decessi, mentre nel resto d'Italia il 33,6%.

La zona 30 aiuta a salvare vite

"Il limite a 30 km/h serve a salvare vite – ha dichiarato a settembre in un'intervista a Fanpage.it l'assessore Patanè – perché se si investe un pedone a 50 km/h c’è il 50% di possibilità che muoia, se lo si fa a 70 km/h la probabilità sale al 90%". Il caso esemplare è Bologna, città che ha reso zona 30 il suo centro storico e non solo. Nel primo anno di applicazione nel capoluogo emiliano le morti su strada in generale si sono quasi dimezzate (-49%) e, per la prima volta dal 1991, neanche un pedone è deceduto.

Ztl Fascia Verde contro l'inquinamento da biossido d'azoto

Non è solo la sicurezza a essere in gioco, ma anche la qualità dell'aria. Come scritto da Legambiente nel suo rapporto ‘Aria pulita per Roma', i livelli di biossido d'azoto (NO2) hanno superato più volte il limite consentito nel corso dell'estate. È stato proprio a causa degli sforamenti su questo elemento inquinante che l'Unione Europea ha multato l'Italia e ha costretto l'ex giunta regionale guidata da Nicola Zingaretti a creare una serie di norme più stringenti sulla Ztl Fascia Verde di Roma. Inoltre, nel mese di giugno 2025, Roma è risultata la terza peggior capitale europea per concentrazione di biossido di azoto, dopo Bucarest e Zagabria.

"In questo contesto difendere il diritto all’uso delle macchine, rappresenta l’egoismo totale di chi vuole i privilegi per se stesso – conclude Roberto Scacchi di Legambiente Lazio -, in barba al disastro del traffico, a quello dell’inquinamento, al dramma della violenza stradale che genera decessi e feriti ogni giorno, nella capitale più piena di auto del continente, dove evoluzione invece è sinonimo di mezzi pubblici, bici e pedonalizzazioni".

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views