A Roma e nel Lazio le scuole superiori riaprono il 7 gennaio, in presenza per metà degli studenti
Nel nuovo ‘dpcm dicembre' che verrà firmato fra poche ore dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, potrebbero esserci novità per quanto riguarda la scuola. Le lezioni in presenza potrebbero ripartire (anche se non per tutti gli studenti) da giovedì 7 gennaio 2021, dopo la Befana. La scuola riaprirà in tutte le regioni, Lazio compreso. La misura riguarderà solo gli alunni delle scuole superiori (ricordiamo che gli studenti più piccoli, essendo il Lazio zona gialla, vanno già a scuola): il 50 per cento di loro (probabilmente a turni) potrà rientrare in classe per svolgere la didattica in presenza. L'altra metà dovrà restare a casa e svolgere le lezioni con il ricorso (com'è già ora) alla didattica digitale a distanza.
Nel Lazio scuole riapriranno dal 7 gennaio
Sembra sfumata, invece, la possibilità di riaprire le scuole qualche giorno prima dell'inizio delle vacanze di Natale. Un'idea proposta dal presidente Conte, ma criticata dalle Regioni. In merito l'assessore regionale alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha dichiarato: "La riapertura delle scuole per una settimana prima di Natale ha poco senso. Per lo shopping natalizio di questi giorni è indispensabile evitare i luoghi affollati e vanno mantenuto le distanze minime di sicurezza". E l'assessore all'Istruzione del Lazio, Claudio Di Berardino, ha aggiunto: "Noi non spingiamo per riaprire, ma affermiamo comunque l'assoluta importanza di riportare in classe gli studenti. Come sempre ci impegneremo per far sì che la riapertura avvenga nei momenti giusti: questa è una fase in cui il tema della salute e dei comportamenti individuali è prioritario".
Chi va a scuola attualmente nel Lazio ‘zona gialla'
Il Lazio è attualmente in ‘zona gialla' e questo, secondo le regole del governo, per quanto riguarda la scuola significa didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori, didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Restano invece le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.