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A Pietralata il bosco blocca ancora tutto, ora Gualtieri chiede aiuto a Rocca sullo stadio

Incontro tra Comune di Roma e Regione Lazio sullo stadio della Roma. La vicenda del ‘bosco di Pietralata’, infatti, è tutt’altro che risolta. In corso riunioni per trovare una soluzione per procedere con gli abbattimenti degli alberi e completare gli scavi archeologici necessari per presentare il progetto definitivo.
A cura di Enrico Tata
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Avanti con gli scavi. L'As Roma potrà completare le indagini archeologiche nei prossimi mesi, terminare il progetto definitivo del nuovo stadio e presentarlo in Campidoglio. Tutto risolto? Neanche per sogno. La questione del bosco di Pietralata, infatti, si sta trasformando sempre di più in un intricato rebus burocratico. Tanto che il Comune di Roma si è rivolto alla Regione Lazio proprio per cercare una via d'uscita tra norme e cavilli. Un'operazione complessa, perché sbagliare anche una singola mossa potrebbe determinare nuovi stop e ritardi. E la pazienza dei proprietari della Roma, la famiglia Friedkin, potrebbe non essere infinita.

Il bosco di Pietralata esiste, secondo l'agronomo del Campidoglio

La vicenda è davvero complessa, ma il nodo è il seguente: la Soprintendenza speciale Archeologia, belle arti e paesaggio di Roma ha autorizzato gli scavi archeologici e l'Assemblea Capitolina ha approvato, due anni fa, la delibera di pubblico interesse in merito allo stadio. Ma non erano a conoscenza dell'esistenza del ‘bosco'. Del resto, non ne parla nessun documento ufficiale. La situazione, però, potrebbe cambiare nei prossimi giorni: è prevista, infatti, la consegna della relazione dell'agronomo nominato dal Campidoglio proprio per stabilire con certezza se a Pietralata ci sia o meno un'area boscata. Mauro Uniformi, presidente del Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali, lo ha scritto già in un documento preliminare e con ogni probabilità lo ribadirà nella relazione finale: nell'area dello stadio un bosco c'è, anche se non è stato mai censito ufficialmente.

Comune di Roma e Regione Lazio, la riunione sul bosco e sullo stadio

Alle 18 di giovedì 22 maggio si è tenuta una riunione in cui, in poche parole, i rappresentanti del Comune di Roma hanno chiesto alla Regione Lazio di trovare insieme una via d'uscita, rapida e legale, al problema. Né l'As Roma né il Campidoglio vogliono nuovi stop e un ulteriore allungamento dei tempi. La società giallorossa ha intenzione di presentare il progetto definitivo al più tardi a ottobre e per farlo tutti i tasselli devono essere sistemati: in sostanza il bosco deve essere abbattuto e gli scavi archeologici devono essere completati.

All'incontro, stando a quanto apprende Fanpage.it, hanno partecipato l'assessore capitolino all'Urbanistica, Maurizio Veloccia, l'assessora all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, i direttori dei reparti interessati, il dg Paolo Aielli e Fabio Genchi, della direzione regionale agricoltura, alimentare, caccia e pesca e foreste. L'oggetto di questo incontro è stato proprio il bosco di Pietralata, il cui abbattimento è necessario per eseguire i sondaggi archeologici chiesti dalla Soprintendenza statale.

Il bosco di Pietralata, un incubo burocratico

Come uscire da questo incubo burocratico? Riconoscere ufficialmente l'area boscata non è un'opzione. Significherebbe perimetrare le particelle catastali, misurare l'estensione del bosco, la tipologia, comunicarla alla Regione, chiedere l'apposizione dei vincoli e chiedere l'aggiornamento del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale su cui, ricordiamo, il bosco non è mai stato censito. Ma fare questo non solo comporterebbe nuovi ritardi, ma anche problemi legali relativi alla delibera di pubblico interesse approvata due anni fa.

Cosa fare allora? Una via d'uscita, questa l'ipotesi avanzata nel corso della riunione, potrebbe essere legata all'autorizzazione agli scavi disposta dalla Soprintendenza statale. In altre parole, alla Regione Lazio è stato chiesto di autorizzare gli abbattimenti degli alberi, con relative compensazioni, in virtù del nulla osta che la Soprintendenza diede nel 2023 per l'esecuzioni di questi sondaggi. Il problema è che la Soprintendenza all'epoca ha agito in base ad un'analisi che non riportava in alcun modo l'esistenza di un bosco e dei relativi vincoli.

Il futuro degli scavi archeologici e dello stadio della Roma

"Non ci sono vincoli paesaggistici" nella zona dello stadio, ha sempre affermato il Comune di Roma. Ed è formalmente vero, perché il bosco di Pietralata non è inserito nel Piano Territoriale Paesaggistico Regionale. Ma tra qualche giorno lo scenario potrebbe cambiare, proprio perché, come abbiamo scritto, l'agronomo ingaggiato dal Comune depositerà la sua relazione definitiva sull'area boscata. A quel punto l'aiuto della Regione Lazio potrebbe essere determinante per procedere con gli scavi.

È vero, le indagini archeologiche sono in corso a Pietralata, ma i tecnici stanno lavorando esclusivamente su alcune zone di via degli Aromi, limitrofe all'area dell'autodemolitore. Nessuno, finora, ha toccato il bosco e il motivo è che il rebus burocratico ancora non è stato risolto. La speranza, per il Campidoglio, è che la Regione Lazio trovi in fretta una soluzione per evitare nuovi guai.

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