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“Dammi il numero e non ti multo”, indagato per molestie e concussione il vigile che fa catcalling

Indagini in corso sull’agente della polizia locale di Roma Capitale che molestava le passanti. Molestie aggravate e concussione le ipotesi di reato. Flavia Restivo, che per prima ha denunciato, a Fanpage.it: “Soddisfatta per tutte le ragazze che hanno subito anche comportamenti più gravi”.
A cura di Beatrice Tominic
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Catcalling alle passanti, molestie telefoniche alle automobiliste e ricatti alle tassiste: "Se mi dai il tuo numero, non ti faccio la multa". Nei mesi scorsi aveva fatto parlare di sé il comportamento inappropriato di un agente della Polizia Locale di Roma Capitale, dopo che l'attivista Flavia Restivo aveva denunciato di aver subito catcalling dal vigili urbano. "In breve tempo sono arrivate tante testimonianze di ragazze che hanno subito quanto è toccato a me. A volte anche peggio", ha spiegato a Fanpage.it.

L'invito della Polizia Locale di Roma Capitale alle ragazze e alle donne, non appena emersi i fatti, è subito stato quello di denunciare il comportamento del casco bianco. A qualche settimana dalle prime denunce, l'agente, G.C., risulta indagato dalla procura della Repubblica di Roma con le ipotesi di reato di molestie aggravate e concussione. Secondo chi indaga, le vittime di catcalling e molestia sarebbero molte.

Il vigile in un fermoimmagine a sinistra, a destra la chat con Giorgia.
Il vigile in un fermoimmagine a sinistra, a destra la chat con Giorgia.

La reazione di Flavia Restivo: "Piena soddisfazione"

"Sono felice che ci sia stato un riscontro positivo su questa vicenda, soprattutto per tutte le ragazze che hanno dovuto subire cose ancora più gravi di quello che è accaduto a me e spero vivamente, soprattutto, che oltre a pensare a delle punizioni, si possa pensare anche a una rieducazione – ha spiegato l'attivista e founder di Italy needs Sex Education Flavia Restivo a Fanpage.it – Non soltanto di questo individuo, ma anche in generale magari del corpo di Polizia a Roma Capitale e non solo. Penso che prevenire sia sempre meglio che curare, quindi ben venga dare spazio all'educazione, all'affettività e al rispetto".

Le indagini sull'agente della polizia locale accusato di molestie

L'agente, in servizio al I Gruppo Prati, avrebbe fatto catcalling ad alcune passanti, molestato altre. Così il sostituto procuratore, Francesco Marinaro ha emesso anche un decreto di perquisizione, locale, personale e telematica, nei confronti del presunto vigile molestatore.

L'ispezione si è svolta lo scorso 4 giugno: sono state perquisite l'abitazione, l'autovettura e l'ufficio, sequestrati i dispositivi mobili dell'indagato, come cellulare, pc e altro materiale definito interessante. Fra i messaggi, forse, potranno essere ritrovati quelli inviati a Giorgia con cui insistentemente, come raccontato da lei a Fanpage.it, le ha chiesto di uscire per un paio di settimane prima che lo bloccasse.

Il messaggio su Instagram del vigile.
Il messaggio su Instagram del vigile.

Messaggi che, invece, non sono stati mandati dalla tassista: "Mi ha detto che se gli avessi lasciato il numero di telefono, mi avrebbe evitato la multa – ha spiegato a Fanpage.it – Pensavo scherzasse, quando ho capito che era serio mi sono rifiutata. E lui ha iniziato a urlarmi contro".

L'indagine interna, delegata alla stessa polizia Locale di Roma Capitale, continua col massimo riserbo. I caschi bianchi stanno ascoltando e acquisendo le testimonianze di decine di persone informate sui fatti. Fra loro anche  titolari di esercizi commerciali della zona Prati e intorno al Vaticano che potrebbe aver assistito a scene simili a quella denunciata da Restivo.

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