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Sequestrati oltre 250mila cosmetici cancerogeni: dovevano essere immessi nel mercato europeo

La Guardia di Finanza ha scoperto tre diversi magazzini in Italia dove erano contenuti centinaia di migliaia di cosmetici cancerogeni. Le indagini partite da Roma.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio
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La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato 250mila cosmetici contenenti una sostanza cancerogena che stavano per essere immessi sul mercato. Si tratta di creme, emulsioni, profumi, deodoranti, shampoo, tinture e lozioni per capelli con al loro interno il Lilial, ossia Butylphenyl methylpropional, sostanza messa al bando dall'Unione Europea ormai nel 2022. Tutti i prodotti, considerati tossici, sono stati sequestrati e saranno distrutti. I quattro legali rappresentanti delle società nei cui magazzini sono stati trovati i cosmetici, sono indagati per il reato di commercializzazione di cosmetici dannosi per la salute umana.

Le indagini sono partite dopo che in alcuni depositi alla periferia di Roma, e più precisamente in via dell'Omo, della Cisternola e Muraccio di Rischiaro, sono stati trovati migliaia di prodotti con il Lilian. Sono stati sequestrati e le fiamme gialle hanno deciso di condurre ulteriori accertamenti arrivando così a capire come funzionasse la filiera distributiva e chi fossero i fornitori. Sono così arrivati a diversi magazzini in provincia di Brescia, Napoli e Caserta, dove sono stati rinvenuti gli oltre 250mila prodotti sequestrati oggi.

Dopo aver sequestrato i prodotti, gli agenti della Guardia di Finanza hanno allertato tramite il Rapex (una piattaforma telematica apposita) la Commissione europea e gli Stati membri destinatari dei prodotti. Se l'operazione degli indagati fosse andata a buon fine, migliaia di prodotti cancerogeni avrebbero invaso il mercato europeo, con seri rischi per la salute della persone. Tutto il materiale sequestrato dai magazzini sarà distrutto, ulteriori accertamenti sono in corso.

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