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Pronta la reintroduzione dell’Ici, ma anche stavolta la Chiesa non pagherà

Il governo Monti è pronto a reintrodurre l’imposta comunale sugli immobili. Per la Uil ogni famiglia sarà costretta a sborsare fino a 340 euro all’anno. Nessuno, però, parla della Chiesa.
A cura di Alfonso Biondi
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Il governo Monti è pronto a reintrodurre l'imposta comunali sugli immobili. Per la Uil ogni famiglia sarà costretta a sborsare fino a 340 euro all'anno. Nessuno, però, parla della Chiesa.

Sembra ormai assodato che la reintroduzione dell'Ici sarà una delle misure che il governo Monti adotterà per far cassa. L'imposta sulla prima casa, secondo stime tecniche, potrebbe portare allo Stato qualcosa come 3,5 miliardi di euro. Il difficile, però, starà nel varare un provvedimento equo, che tenga conto delle difficoltà delle fasce meno abbienti e che non surclassi ulteriormente chi è già stato chiamato a fare sacrifici dalle manovre lacrime e sangue del governo Berlusconi.  Al momento l'esecutivo starebbe valutando la possibilità di "ponderare" l'imposta sui redditi: nello specifico si pensa alla reintroduzione di una soglia di esenzione (stabilendo un reddito minimo al di sotto del quale si è esonerati dal pagamento), e a sgravi legati al reddito e ad altre particolari situazioni (ad esempio il numero dei figli a carico).

Anche in questo caso non mancano delle difficoltà. Già, perché prima che l'imposta venisse abolita, la concessione di questo tipo di agevolazioni era di competenza dei Comuni, che decidevano se e come modulare la tassa in presenza di redditi molto bassi o di situazioni particolari. L'autonomia degli enti locali in questo tipo di decisioni, pur rispettando il principio del federalismo fiscale, potrebbe intaccare il principio di equità a livello nazionale, dal momento che la tassa potrebbe assumere dimensioni considerevolmente diverse da un Comune all'altro.

Altro nodo da sciogliere riguarda la rivalutazione delle rendite catastali. Si parla di una revisione del 15-20%, che, se applicata, permetterebbe allo Stato di incassare, assieme all'Ici, circa 7 miliardi di euro. Quello che sembra certo è che la nuova tassa agli italiani costerà e come. Un'indagine della Uil prevede che l'esborso annuo per famiglia per l'Ici oscillerà tra i 136 e i 340 euro.

E la Chiesa? Non pagherà o, almeno, fino ad ora nessuno ha paventato questa eventualità. Alcuni politici, però, chiedono che stavolta sia anche la Chiesa a metter mano al portafogli. Lo fa Alessandro Pignatiello, coordinatore della segreteria del Pdci-Federazione, che chiede al governo di cancellare "questo odioso privilegio, che appare non solo iniquo, ma che è anche e soprattutto antistorico"; lo fa Ignazio Marino del Pd secondo cui "sugli immobili che determinano un profitto"sarebbe giusto che "anche la Chiesa faccia  la sua parte". Vedremo, ma il film, almeno al momento, sembra quello di sempre.

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