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Pompei, dagli scavi torna alla luce il vicolo dei balconi

Un intero vicolo sommerso dai lapilli dell’eruzione con balconi decorativi delle abitazioni, in grado di resistere alla lava e a millenni sotto la cenere. Ci sono persino delle anfore lasciate sul balcone ad asciugare. I balconi verranno restaurati e inseriti in un nuovo percorso che collegherà la via di Nola con il vicolo delle Nozze d’Argento.
A cura di Redazione Cultura
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Un'ultima, incredibile scoperta agli scavi di Pompei. Un intero vicolo sommerso dai lapilli dell'eruzione con balconi decorativi delle abitazioni, in grado di resistere alla lava e a millenni sotto la cenere. Ci sono persino delle anfore lasciate sul balcone ad asciugare. Una scoperta incredibile, l'ultima in ordine di tempo, annunciata dal direttore del parco archeologico Massimo Osanna, i balconi verranno restaurati e inseriti in un nuovo percorso che collegherà la via di Nola con il vicolo delle Nozze d'Argento.

La sorpresa è una serie di edifici con tre grandi balconi che danno sul vicolo, crollati dopo l'eruzione ma rimasti incredibilmente integri. Il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, definisce la scoperta "un'assoluta rarità", anticipando il restauro imponente ma che darà nuova luce a tutti gli scavi. A quasi duemila anni di distanza dall'eruzione del 79 d.C, che seppellì cose e persone, Pompei restituisce i suoi veri colori insieme ai frutti emozionanti dei nuovi scavi, i primi in epoca recente in una zona ‘vergine' dei 66 ettari lungo i quali si estendeva la colonia romana.

Di recente, proprio a Pompei, c'era stata la straordinaria scoperta nell’area di Civita Giuliana, nella zona Nord fuori le mura del sito archeologico di Pompei, dove nei mesi scorsi erano stati intercettati cunicoli clandestini. Grazie all’ operazione congiunta del Parco Archeologico di Pompei con la Procura della Repubblica di  Torre Annunziata e gli investigatori del  Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, collaborati dal Comando Gruppo Carabinieri  di Torre Annunziata, che stavano già indagando su queste attività illecite, dallo scorso agosto è stato avviato un intervento di scavo allo scopo di proseguire nelle indagini e salvare il patrimonio archeologico in pericolo.

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