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Zingaretti vuole scavalcare la Lega e farla diventare secondo partito: “Obiettivo a portata di mano”

“Far diventare il secondo partito la Lega è un obiettivo a portata di mano, sarebbe molto importante e sarebbe un altro passo in avanti nella costruzione di una prospettiva politica per il nostro Paese”, ha detto il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti.  “Abbiamo preso lezioni e oggi il Pd è il partito più unito di tutta la compagine governativa, perché noi corriamo non solo per crescere, ma forse per diventare il primo partito italiano”, ha aggiunto.
A cura di Annalisa Girardi
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L'obiettivo del segretario dem, Nicola Zingaretti, è quello di scavalcare la Lega e diventare la prima forza politica nel Paese. "Abbiamo preso lezioni e oggi il Pd è il partito più unito di tutta la compagine governativa, perché noi corriamo non solo per crescere, ma forse per diventare il primo partito italiano", ha detto il leader del Partito democratico. Per poi aggiungere: "Far diventare il secondo partito la Lega è un obiettivo a portata di mano, sarebbe molto importante e sarebbe un altro passo in avanti nella costruzione di una prospettiva politica per il nostro Paese".

Nei giorni scorsi Zingaretti, chiudendo la festa nazionale dell'Unità a Modena, aveva sostenuto che il suo partito fosse "l'unica garanzia contro l'avanzata delle destre", sottolineando di essere deciso a non lasciare terreno agli avversari nelle elezioni regionali. "Nessuno si illuda: i Democratici il terreno non lo lasceranno mai dentro questa democrazia. In quest'Italia di parolai, voltagabbana, twittaroli, c'è un solo partito che con le sue liste e i suoi candidati rappresenta ovunque una certezza, l'unica garanzia contro l'avanzata delle destre: siamo noi, il Pd, altri io non li ho visti".

Il leader dem aveva anche lanciato un appello agli elettori del Movimento Cinque Stelle, alleati di governo. "Rimanete con le vostre identità ma di fronte a sistemi a turno unico io vi domando cos'altro deve accadere per non far scattare ora la parola unità per fermare le destre in tutto il Paese. È possibile farlo attorno alle candidature più competitive. Non buttiamo nessun voto", aveva detto. Per poi parlare dell'alleanza a Roma, nell'esecutivo: "Chiederemo rigore assoluto al governo che sentiamo nostro e sosteniamo ma ora dovremo dire basta ai troppi se, alle attese e ai ritardi e ai nostri alleati mi permetto di dire: basta con l'ipocrisia di essere alleati ma in tv fare la parte degli avversari perché questo logora. Serve progettualità: non si fugge da questo. Se la posta in gioco è questa, occorre un passo in avanti. Siamo uniti non per occupare poltrone ma realizzare un programma di rinascita e giustizia italiana. Non abbiamo molto tempo".

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