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Via libera della Camera ai rimborsi elettorali: ai partiti 10 milioni di euro

Approvata, tra le contestazioni del Movimento 5 Stelle, in ufficio di Presidenza della Camera la delibera che consentirà ai partiti di incassare 10 milioni di euro di rimborsi elettorali.
A cura di Redazione
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Dopo le polemiche di queste settimane, è arrivata la decisione dell’Ufficio di Presidenza della Camera sui rimborsi elettorali ai partiti. Come vi abbiamo raccontato, con l’approvazione della legge Boccadutri (che consentiva l’assegnazione dei rimborsi ai partiti anche in mancanza dell’ottemperamento delle norme previste dalla riforma di abolizione del finanziamento pubblico ai partiti del Governo Letta), si era tracciata la strada per l’erogazione delle rate relative al 2013 dei sussidi. Il problema era sorto nel momento in cui il Presidente della commissione preposta ai controlli aveva dichiarato la sussistenza di “ostacoli tecnici” per procedere alla verifica dei bilanci dei partiti, ed era emersa la possibilità che le quote della legislatura in corso non fossero erogate per quest’anno. La legge ponte Boccadutri, dunque, serviva a superare quest’ostacolo ed è stata approvata tra le vibranti proteste del Movimento 5 Stelle.

Mancava la delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati per rendere operativa la misura e per poter procedere direttamente all’erogazione delle quote spettanti. Una decisione che è arrivata questa mattina all’unanimità, con 10 milioni di euro che dunque entreranno nelle casse dei partiti sotto forma di rimborsi elettorali (la cifra andrà ai partiti che hanno presentato anche i rendiconti 2014). L’unanimità si è raggiunta poiché i membri del Movimento 5 Stelle nell’Ufficio di Presidenza della Camera, dopo aver tentato di bloccare il provvedimento (prima chiedendo di attendere il parere dell’avvocatura della Camera, poi provando a far mancare il numero leale senza però trovare l’appoggio delle altre forze di opposizione), sono usciti dall’Aula polemizzando in maniera aperta anche con la Presidenza della Camera.

“La legge Boccadutri è la più ignobile di questa legislatura, ed è stata approvata in un giorno alla Camera e in uno al Senato, a dimostrazione che il bicameralismo quando si vuole funziona benissimo”, ha spiegato Di Maio, che ha poi postato un’immagine chiara (anche se imprecisa nelle cifre) sul suo profilo facebook:

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