508 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Vaccini, cosa è il ‘certificato verde’ e cosa hanno deciso i leader Ue al Consiglio europeo

I leader Ue riuniti per il Consiglio straordinario, in programma ieri e oggi, concordano sull’esigenza di prevedere un un certificato vaccinale, un lasciapassare, per permettere ai cittadini europei di viaggiare in estate. Il documento dovrebbe certificare non solo l’avvenuta vaccinazione, ma anche l’esistenza di un test risultato negativo o l’immunizzazione avvenuta a seguito della guarigione.
A cura di Annalisa Cangemi
508 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Oggi è il secondo giorno del vertice straordinario tra i 27 leader Ue, collegati in videoconferenza per parlare di vaccini e di emergenza Covid in Europa. Uno dei temi affrontati al summit è stato quello del ‘passaporto vaccinale', su cui per il momento sembrano esserci ancora pareri discordanti. Anche se la cancelliera Merkel ha detto che "Tutti hanno concordato sul fatto che serva un documento digitale comune che certifichi il vaccino".

Lo strumento dovrebbe agevolare la riapertura dei confini quest'estate, e la ripresa dei viaggi per turismo. Anche perché i 27 concordano sulla necessità di limitare per il momento i viaggi non essenziali, e quindi le frontiere potrebbero rimanere ancora chiuse per un po'. Sulle modalità di impiego e sulle caratteristiche ci sarà ancora da lavorare, ma la necessità di una sorta di ‘certificato verde' è riconosciuta soprattutto dagli Stati del Sud dell'Ue, quelli che hanno una maggiore vocazione turistica come Austria, Grecia, Spagna, Italia, Bulgaria, Portogallo, che proprio grazie al documento potrebbero ricevere un alto numero di visitatori. L'idea è quella di arrivare all'adozione di un approccio comune tra gli Stati membri dell'Ue.

Un freno è stato posto però da Francia, Germania Olanda e Belgio: potrebbe essere un problema, secondo i leader di questi Stati, dare la possibilità di muoversi esclusivamente a coloro che possono certificare l'avvenuta vaccinazione, rendendo il lasciapassare obbligatorio per viaggiare, potrebbe essere discriminatorio nei confronti di chi non vuole o non può immunizzarsi. Una soluzione per superare l'impasse è stata proposta dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, secondo cui il documento potrebbe certificare l'avvenuta vaccinazione, ma anche l'esistenza di un test risultato negativo o l'immunizzazione avvenuta a seguito della guarigione. Il passaporto potrebbe non essere comunque obbligatorio per viaggiare, ma renderebbe più semplice gli spostamenti.

Immagine

I leader torneranno a discuterne più avanti. L'idea comunque è quella di arrivare all'adozione di un approccio comune tra gli Stati membri dell'Ue. Ora Bruxelles avrà il tre mesi di tempo per studiare tutti i dettagli tecnici del possibile certificato, che potrebbe essere pienamente operativo nei mesi estivi.

Sul tema il presidente del Parlamento Ue David Sassoli ha detto: "Il certificato vaccinale è un tema all'ordine del giorno del Consiglio" europeo "e ci auguriamo che venga varato per poter procedere e avere uno strumento di politica europea. Credo che sia uno strumento di politica della mobilità in Europa efficace ed è anche un modo per incoraggiare la riapertura".

508 CONDIVISIONI
32803 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views