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Vacanze estive, le città e i Paesi dove è più conveniente andare nel 2020

Dove trascorrere le vacanze nel 2020? Eurostat e Unione nazionale consumatori danno alcune indicazioni sulle mete più economiche dove trascorrere le ferie estive, in Italia e in Europa, e quelle dove è invece è sconsigliato andare, se si vuole fare attenzione al portafogli. Siena Arezzo e Modena sono le città dove il prezzo dei generi alimentari è aumentato di meno.
A cura di Annalisa Cangemi
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Le vacanze estive sono ormai alle porte, e gli italiani, dopo oltre due mesi di lockdown, potranno finalmente andare in ferie, nonostante la crisi innescata dall'emergenza coronavirus abbia colpito tutti, più o meno direttamente. Per riuscire a spostarsi in Italia, dando così anche un contributo al rilancio di un quartiere, come quello turistico, che è rimasto fermo nei mesi scorsi, può essere utile capire quali soni le mete in cui si spende meno, per poter godere delle vacanze al meglio, mantenendo però un occhio al portafogli. Vediamo quali sono le località più convenienti dove trascorrere un periodo di ferie.

L'Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni che hanno registrato i maggiori rincari annui per quanto riguarda i prodotti alimentari, gli unici che durante l'emergenza Covid sono stati effettivamente venduti, subendo come conseguenza pesanti variazioni di prezzo. L'Italia, per via del lockdown, è teoricamente in deflazione, con un'inflazione pari nel mese di maggio a -0,2%; il cibo ha avuto un aumento del 2,6%, con una maggior spesa annua di 145 euro per una famiglia media, 195 per una coppia con 2 figli, 175 per una coppia con 1 figlio, 95 per un pensionato con più di 65 anni.

La città con i maggiori rincari alimentari è Caltanissetta, in Sicilia, +6,4% su base annua, due volte e mezzo la media italiana, pari a +2,6%, città già in testa alla classifica di aprile con +5,7%. Al secondo posto, come lo scorso mese, Trieste, (+5,1%, era +5,3%) e al terzo a pari merito Avellino e Trapani (+4,7% per entrambe). Le città dove mangiare è più economico sono Siena, +0,2%, la città più virtuosa anche in aprile, così come Arezzo e Modena (+0,2%); segue al secondo posto Bologna (+0,3%) e al terzo Reggio Emilia (+0,4%).

Per quanto riguarda le regioni, il cibo più caro, in termini di aumento dei prezzi, si trova in Basilicata, +3,9%. Seguono Umbria, Lazio e Calabria (+3,4% per tutte), al terzo posto Campania e Sicilia (+3,3%). La regione più vantaggiosa per la spesa dei cittadini è l'Emilia Romagna, con un rialzo dei prodotti alimentari dello 0,9 per cento, poi Valle d'Aosta (+1,5%) e al terzo posto Veneto (+1,9%).

Viaggiare in Europa

Allargando lo sguardo all'Europa, secondo i dati diffusi dall'Eurostat, relativi però all'anno scorso, quando non avevamo ancora fatto i conti con la pandemia, per chi vuole viaggiare, i Paesi dove i costi sono più contenuti sono Bulgaria (per quanto riguarda l'abbigliamento). Mentre la Danimarca è la nazione meno conveniente. Come scrive il Sole 24 Ore, per la telefonia, e i computer Parigi è molto cara; mentre Dublino, Helsinki o Stoccolma sono sconsigliate per l'acquisto di alcolici. In Italia i costi sono poco più alti della media: l'indice è pari al 103%, non molto se paragonato a Danimarca (141%), a Irlanda (134%) e Lussemburgo (131%). Mentre Bulgaria (53%) e Romania (55%) sono le più virtuose pe rlo shopping

Copenhagen è la città più cara d’Europa, sia per quanto riguarda il cibo, sia per i vestiti, i trasporti e i ristoranti. Mangiare fuori in Danimarca costa oltre il 50% in più della media, e anche dell’Italia, che è sostanzialmente in linea con gli altri Paesi Ue.

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