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Un consigliere leghista a Perugia è razzista e se ne vanta: polemiche per il post su Facebook

“Sono razzista perché amo l’Italia. Sono razzista perché do rispetto solo a chi rispetta me, il mio Paese, le mie tradizioni, la mia cultura, la mia fede, le mie consuetudini. Dammi pure del razzista: felicemente orgoglioso di esserlo. Io sono razzista e me ne vanto”: queste alcune delle parole condivise da un consigliere della Lega a Perugia. E che hanno scatenato subito le polemiche.
A cura di Annalisa Girardi
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"Sono razzista. Sì, sono razzista e me ne vanto": queste le parole che un consigliere comunale della Lega a Perugia, David Bonifazi, ha condiviso su Facebook, scatenando le polemiche. Il lungo post appare su uno sfondo tricolore e in cima viene raffigurato un crocifisso: vengono quindi elencate tutte le ragioni per cui bisognerebbe vantarsi di essere razzisti.

Sono razzista perché amo l'Italia. Amo gli italiani dalle Alpi alla Sicilia. Li amo perché i loro nonni e i loro padri, con il loro sacrificio e con il loro sangue mi hanno consegnato una terra in cui essere libero. Sono razzista perché amo il cibo italiano. Amo i canederli, la polenta, i tortellini, le orecchiette, gli spaghetti, lo speck, il prosciutto, la parmigiana, la mozzarella, la pizza, lo strudel, il panettone, la pastiera napoletana, i cannoli siciliani. Sono razzista perché difendo con le unghie il duomo di Milano, il Colosseo, la reggia di Caserta, e non permetterò che vengano sostituiti da costruzioni di altri popoli. Sono razzista perché mi onora aver avuto per connazionali Dante, Giotto, Leonardo, Totò, Eduardo, Alberto Sordi, Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Indro Montanelli, San Francesco d'Assisi. Sono razzista perché le leggi italiane valgono per me e pretendo che valgano in egual misura per tutti gli ospiti che qua si trovano. Sono razzista perché do rispetto solo a chi rispetta me, il mio Paese, le mie tradizioni, la mia cultura, la mia fede, le mie consuetudini. Ebbene dammi pure del razzista: felicemente orgoglioso di esserlo. 

Il segretario regionale della Lega, Virginio Caparvi, ha subito preso le distanze dalle parole del consigliere, definite come una "leggerezza". Ad ogni modo ha condannato il post, "perché completamente fuori dalle linee del partito". Oggi il Consiglio comunale di Perugia ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del superstite dell'Olocausto, Piero Terracina: in seguito la capogruppo dem nel Consiglio, Sarah Bistocchi, ha proposto una mozione di sfiducia verso Bonifazi. "Chiedo al consigliere Bonifazi di lasciare l'aula perché è paradossale che si ricordi Piero Terracina e si discuta della cittadinanza a Liliana Segre, con persone che considerano il razzismo un valore", ha affermato.

Caparvi è allora intervenuto: "Siamo di fronte a una leggerezza che non descrive la persona del consigliere Bonifazi da anni impegnato nel volontariato e nel sociale. Sicuramente non ha ben soppesato il post che ha condiviso e il cui contenuto ovviamente condanniamo in toto perché completamente fuori dalle linee del partito. Non ci riconosciamo in nessun sentimento nostalgico, né in nessun sentimento razzista. Il consigliere verrà redarguito, ma conoscendolo sappiamo che si è trattato solo di scarsa attenzione a un post condiviso sbadatamente su Facebook".

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