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Terapie intensive e ricoveri in ospedale, le Regioni più vicine alla zona gialla secondo i dati

Nessuna Regione cambierà colore la prossima settimana, ma guardando all’aggiornamento quotidiano dei dati Agenas sull’occupazione di posti letto d’ospedale in terapia intensiva e in area medica è possibile ipotizzare quali Regioni rischiano la zona gialla dal 20 settembre. Intanto la Sicilia resta l’unica Regione in fascia gialla, il resto d’Italia è in zona bianca.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La settimana si chiude con il consueto monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità del venerdì, che ha comunicato gli indicatori decisionali per il cambio di colori delle Regioni con un verdetto semplice: la prossima settimana non ci sarà nessuno spostamento di zona. La Sicilia resta gialla e il resto d'Italia bianca. I dati aggiornati del portale Covid-19 dell'Agenas, però, permettono di dare un'occhiata all'andamento delle terapie intensive e dei reparti d'ospedale nelle Regioni. Guardando alle tendenze e al riempimento delle strutture sanitarie, infatti, è possibile ipotizzare quali Regioni potranno cambiare colore dalla settimana successiva, o più che altro quali potrebbero andarci vicino e quali invece sono lontane dalle soglie di rischio previste per la zona gialla.

I dati di terapie intensive e ricoveri Regione per Regione

Secondo i dati dell'Agenas aggiornati ad oggi, nessun'altra Regione a parte la Sicilia ha numeri da zona gialla. Per lasciare la fascia bianca bisogna aver superato contemporaneamente sia il limite del 10% dei posti letto occupati nelle terapie intensive, sia quello del 15% dei posti occupati in area medica. Ecco i dati Regione per Regione:

  • Abruzzo: 3% terapia intensiva, 6% area medica
  • Basilicata: 5% terapia intensiva, 13% area medica
  • Calabria: 8% terapia intensiva, 17% area medica
  • Campania: 4% terapia intensiva, 10% area medica
  • Emilia Romagna: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 7% terapia intensiva, 4% area medica
  • Lazio: 6% terapia intensiva, 7% area medica
  • Liguria: 4% terapia intensiva, 5% area medica
  • Lombardia: 4% terapia intensiva, 6% area medica
  • Marche: 11% terapia intensiva, 6% area medica
  • Molise: 0% terapia intensiva, 4% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 7% terapia intensiva, 5% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 0% terapia intensiva, 4% area medica
  • Piemonte: 4% terapia intensiva, 3% area medica
  • Puglia: 5% terapia intensiva, 7% area medica
  • Sardegna: 12% terapia intensiva, 14% area medica
  • Sicilia: 12% terapia intensiva, 21% area medica
  • Toscana: 10% terapia intensiva, 8% area medica
  • Umbria: 7% terapia intensiva, 8% area medica
  • Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 2% area medica
  • Veneto: 5% terapia intensiva, 3% area medica

Chi rischia la zona gialla e quando ci può passare

Sicilia a parte, che ormai da settimane è tornata in zona gialla, sono diverse le Regioni vicino alle soglie limite e che in parte le hanno già superate. La Sardegna, della quale si parla da giorni in ottica zona gialla, ha le terapie intensive sopra alla soglia dei dieci punti (12%), ma ha i posti letto in area medica pieni al 14%. Discorso opposto per la Calabria, che invece ha superato la soglia dei posti in reparto con il 17% ma è sotto al limite in terapia intensiva con l'8%. Per queste due Regioni, se la prossima settimana ci dovesse essere un peggioramento della situazione, resta il rischio zona gialla dal 20 settembre. In altri casi invece l'ipotesi è più remota: le Marche sono all'11% in terapia intensiva, ma al 6% in area medica e la Toscana ha rispettivamente il 10% e 8%.

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