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Nessun cambio di colore la prossima settimana, quali Regioni passano in zona gialla dal 20 settembre

Il monitoraggio di domani dell’Istituto superiore di sanità, con ogni probabilità, confermerà che nessuna Regione cambierà colore la prossima settimana. La Sicilia resta in zona gialla, il resto d’Italia in zona bianca. Guardando i dati e le tendenze, però, si può cercare di capire quali Regioni più di altre rischiano di cambiare colore dalla settimana successiva, e cioè da lunedì 20 settembre.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La prossima settimana nessuna Regione cambierà colore, o almeno così sembra dagli ultimi dati che arrivano dai territori e dagli ospedali. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità è atteso per domani, come ogni venerdì, ma si baserà ancora una volta sui dati del martedì per decidere quali Regioni cambieranno colore dalla prossima settimana. Guardando ai numeri, però, sembra che anche questa settimana Sardegna e Calabria, che erano più a rischio, dovrebbero aver evitato il passaggio in zona gialla. L'unica Regione fuori dalla zona bianca resta la Sicilia, che non ha visto migliorare particolarmente la situazione dei propri ospedali, anzi. Guardando i dati si può provare a ipotizzare quali Regioni rischiano un cambio di colore dalla settimana successiva alla prossima, ovvero da lunedì 20 settembre.

Le Regioni che rischiano la zona gialla da lunedì 20 settembre

Nei prossimi giorni l'occupazione degli ospedali potrebbe cambiare in positivo o in negativo, ma è vero che ci sono alcune Regioni che sono più vicine di altre alla soglia d'ingresso in zona gialla. Per cambiare colore e lasciare la zona bianca si deve superare il limite del 10% dei posti occupati in terapia intensiva e contemporaneamente quello del 15% per quanto riguarda i posti letto in area medica. Lunedì 20 settembre è ancora lontano, ma ci si può fare un'idea. La Sardegna ad oggi ha superato la soglia delle terapie intensive (12%), ma non quella dei reparti di area non critica (14%). La Calabria, invece, ha superato la soglia dei ricoveri (18%), ma non quella delle rianimazioni (7%) e tra l'altro ha i dati in calo da qualche giorno. Poi ci sono Regioni come la Basilicata, che è al limite del 14% per i reparti ma ha le terapie intensive semivuote al 3%, o la Toscana, che è a 10% per quanto riguarda le rianimazioni e all'8% per gli altri reparti. La Sicilia, invece, si mantiene ancora a livelli ben oltre la zona gialla, 13% per le terapie intensive e 22% per l'area medica, con il rischio che, in caso di peggioramento, possa finire persino in zona arancione.

Zona gialla, zona arancione e zona rossa: i parametri da non superare

Da fine luglio i parametri che determinano i cambi di colore sono cambiati nuovamente: da un sistema basato principalmente sull'incidenza si è passati a indicatori decisionali legati all'occupazione degli ospedali. Se una Regione supera la soglia del 10% dei posti occupati in terapia intensiva e quella del 15% dei posti in area medica passa in zona gialla. Il limite è portato rispettivamente a 20% e 30% per il passaggio in zona arancione e 30% e 40% per la zona rossa. Al momento l'unica Regione che ha lasciato la zona bianca è la Sicilia, che da due settimane è in zona gialla.

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