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Tajani dice che la manifestazione a Pisa non era autorizzata: “Dire parolacce ai poliziotti non va bene”

“Se la polizia ha sbagliato, se ci sono stati degli abusi, il ministero li sanzionerà, Ma non bisogna strumentalizzare, le forze dell’ordine non vanno criminalizzate”: lo ha detto Antonio Tajani, commentando i fatti di Pisa e affermando che il ministero farà i suoi accertamenti, ma che le manifestazioni non erano autorizzate.
A cura di Annalisa Girardi
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Anche il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, è intervenuto sui fatti di Pisa, dove la polizia ha manganellato degli studenti che manifestavano per la Palestina. "Era una manifestazione non autorizzata, c'erano persone con il volto coperto e lì vicino ci sono la sinagoga e il cimitero israelitico, che sono luoghi protetti e a rischio. Dare dei ‘figli di puttana' ai poliziotti non va bene", ha detto il leader di Forza Italia, precisando che comunque "il Viminale farà i suoi accertamenti se la polizia ha sbagliato".

Su Firenze, dove pure ci sono stati scontri e tensioni, Tajani ha ribadito: "A Firenze si dirigevano verso il consolato degli Stati Uniti, dove c'è già stato un attentato. Naturalmente, se sono stati commessi degli errori il ministero interverrà". Il ministro degli Esteri poi ha aggiunto: "Lo Stato di diritto non significa che ciascuno fa quello che gli pare. Le forze dell'ordine non vanno criminalizzate. Se la polizia ha sbagliato, se ci sono stati degli abusi, il ministero li sanzionerà, Ma non bisogna strumentalizzare, ho sentito dalla Schlein parole di strumentalizzazione contro le forze dell'ordine".

Nel frattempo le opposizioni hanno annunciato un'interrogazione al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e hanno accusato il governo di alimentare un clima di repressione che non accetta il dissenso. Elly Schlein, in particolare, aveva affermato che le immagini degli studenti intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia fossero inaccettabili.

Da parte sua, il Dipartimento della pubblica sicurezza ha commentato affermando che quanto accaduto a Firenze e Pisa "costituirà, come sempre, momento di riflessione e di verifica sugli aspetti organizzativi ed operativi connessi alle numerose e diversificate tipologie di iniziative, che determinano l'impiego quotidiano di migliaia di operatori delle forze dell'ordine".

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