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Corteo studentesco pro Palestina a Pisa: carica della polizia e manganellate contro i manifestanti

Momenti di tensione nel centro di Pisa, dove gli agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno caricato alcuni partecipanti di un corteo studentesco pro Palestina. Il gruppo voleva raggiungere piazza dei Cavalieri ma i poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi hanno tirato fuori i manganelli e hanno colpito gli studenti. Scontri anche a Firenze.
A cura di Eleonora Panseri
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Momenti di tensione questa mattina nel centro di Pisa, dove gli agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa hanno caricato alcuni partecipanti di un corteo studentesco pro Palestina che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno manganellato gli studenti che stavano cercando di oltrepassare lo sbarramento. Tutta l'area intorno a piazza dei Cavalieri, dove si affaccia la sede centrale dell'ateneo di Pisa, è cinturata dalle forze dell'ordine.

Alcuni ragazzi sono stati anche fermati. Nella immagini condivise sui social dello scontro avvenuto oggi, venerdì 23 febbraio, durante il corteo, si vedono sia la carica degli agenti che i successivi fermi: due studenti, un ragazzo e una ragazza, sono stati fatti sdraiare a terra con le mani dietro alla schiena.

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"Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città, ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese", ha raccontato una studentessa che ha partecipato al corteo. "Deve cessare – ha aggiunto – ogni complicità del nostro Governo e delle istituzioni formative con il genocidio in atto in Palestina. L'Università di Pisa deve bloccare ogni accordo con Israele e con le aziende israeliane che producono le armi che vengono usate in Palestina".

"Ancora violenze ingiustificate, questa volta su studenti e studentesse riuniti in un corteo pro Palestina a Pisa. Manganelli all'improvviso all'imbocco di una via strettissima e chiusa da una camionetta della polizia, senza possibilità di fuga per i manifestanti. E poi ragazzi disarmati fermati e messi a terra con le mani dietro la schiena. Sono scene che fanno male e non hanno una ragione, se non quella di punire e scoraggiare ogni forma di dissenso e di protagonismo della società civile. Chi ha ordinato queste cariche? A che scopo?", ha dichiarato il vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, che ha condiviso le immagini dello scontro sui social.

Cariche contro i manifestanti anche a Firenze

Cariche della polizia anche a Firenze durante una manifestazione organizzata per mostrare solidarietà al popolo palestinese. Lo scontro è avvenuto quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano.

Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell'ordine e quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche di alleggerimento. Il corteo ha poi fatto ritorno in piazza Ognissanti per gli interventi finali.

Pd e M5s chiedono "chiarimenti" al Governo

Partito democratico e Movimento 5 Stelle hanno chiesto al Governo di chiarire quanto avvenuto durante le due manifestazioni in Toscana. "Presenterò subito una interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca anche il ruolo del Questore in questa vicenda in cui le cariche della polizia avrebbero coinvolto anche ragazzini", ha annunciato il deputato dem Emiliano Fossi, segretario del Pd Toscana.

Sui fatti si sono espressi anche Giuseppe Provenzano e Marco Furfaro, componenti della segreteria. "Ministro Piantedosi, basta manganelli sugli studenti. Basta", ha scritto il primo sui social. "Per l'ennesima volta: un governo che usa il manganello e che non tollera chi non la pensa come loro non e' degno di un Paese civile. Basta", è stato invece il commento del secondo.

Anche il Movimento 5 stelle ha chiamato in causa l'esecutivo e il titolare del Viminale. "Le azioni nei confronti dei manifestanti devono essere equilibrate e proporzionate, altrimenti si sfocia nella violenza e nella mera repressione", ha affermato il capogruppo M5s in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, chiedendo al governo "in primis, a Piantedosi, di esprimersi su questo ennesimo episodio che segnala un clima mortificante per la libertà di manifestazione e di opinione nel nostro Paese".

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