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Supporto per la Formazione e il Lavoro

Supporto formazione lavoro, l’ex Inps Tridico dice che la piattaforma Siisl è “solo una vetrina”

L’ex presidente dell’Inps critica la nuova piattaforma Siisl messa in piedi dal governo per chi beneficia del Supporto formazione lavoro, che ha sostituito il reddito di cittadinanza per gli occupabili: “È una vetrina statica, non alimentata dalle aziende”, sottolinea Tridico.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La nuova piattaforma per cercare lavoro e formazione, ideata dal governo Meloni, non è niente più che una bacheca di annunci. Dal primo settembre è entrato in vigore il Supporto formazione lavoro, che sostituisce il reddito di cittadinanza per chi è tra i 18 e i 59 anni ed è tecnicamente occupabile. Oltre all'assegno ridotto a 350 euro e la durata non prorogabile oltre i 12 mesi, è anche necessario iscriversi alla piattaforma Siisl, che dovrebbe rappresentare la svolta – negli annunci del governo – per permettere a chi può lavorare di uscire dalla spirale degli aiuti e sostegni al reddito. Ma secondo l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico, rimosso proprio dal governo con una mossa politica, non è proprio così.

"La piattaforma è statica, una vetrina che non è alimentata direttamente dalle aziende con i posti di lavoro vacanti – dice Tridico all'Ansa – Non voglio criticare l'Inps, ma l'idea della piattaforma che io stesso avevo presentato a Draghi nel 2021 consentiva anche un ruolo diretto delle imprese che alimentano i flussi contributivi". I corsi di formazione proposti, inoltre, sono "slegati dai reali fabbisogni occupazionali". Serviva "passare dall'analisi che doveva essere realizzata dall'Anpal, dall'Inap, dall'Inps, dall'Istat e poi attivare i corsi considerati necessari". Se poi non ci sono posti di lavoro, è tutto inutile.

La piattaforma attuale "non contiene le posizioni nuove vacanti delle aziende" e questo "la trasforma in una vetrina non dinamica – insiste Tridico – Doveva invece essere alimentata anche dalle imprese che hanno già un accesso all'Inps con i flussi contributivi, bastava che attivassero anche una casella con le offerte di lavoro".

"Prima di ottobre chi ha perso il reddito di cittadinanza difficilmente vedrà qualcosa – spiega ancora l'ex presidente dell'Inps – Prima, visti i passaggi previsti, non credo che sia possibile perché la legge prevede che venga erogato il nuovo Sfl un mese dopo l'adesione a un corso".

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