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Sondaggi politici, Fratelli d’Italia davanti al PD per un soffio, sale il M5s

Secondo l’ultimo sondaggio di Termometro politico Fratelli d’Italia è il primo partito italiano con il 21,3% dei voti. Segue il Partito democratico al 21,1%.
A cura di Giacomo Andreoli
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Fratelli d'Italia rimane il primo partito italiano, ma per appena uno 0,2% rispetto al Partito democratico. A dirlo è l'ultimo sondaggio di Termometro Politico. Secondo la rilevazione il partito di Giorgia Meloni ad eventuali elezioni otterrebbe il 21,3%, mentre la formazione guidata da Enrico Letta raccoglierebbe il 21,1%. Si tratta delle stesse cifre del precedente sondaggio.

Rispetto a una settimana prima, invece, cala la Lega, che passa dal 18% al 17,7%. Al quarto posto il Movimento 5 stelle, che guadagna uno 0,1% e passa dal 12,9% al 13%, tornando sopra quella soglia psicologica attorno a cui si muove da mesi. Avanza anche Forza Italia, passando dal 7,7% all'8%, mentre la federazione tra Azione e +Europa cala dal 4,4% al 4,1%.

Tra le formazioni minori, invece, Sinistra Italiana passa dal 3,4% al 3,1%, mentre Italia Viva cresce di uno 0,1% (dal 2,5% al 2,6%). Un progresso simile lo ottiene Italexit di Gianluigi Paragone, che sale dello 0,2% (arrivando al 2,5% dal precedente 2,3%). Al di sotto i Verdi con l'1,5% e il Partito comunista attorno all'1%. Tutti gli altri partiti assieme totalizzerebbero il 4,1% dei consensi. Con questi numeri un eventuale centrodestra riunito (con Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e centristi) è stimato attorno al 48%, mentre il centrosinistra arriverebbe al 39%. Le forze liberal-democratiche (Italia Viva, Azione e +Europa) sono infine al 6,7%.

Il gradimento del premier Draghi è invece stimato al 43,2%. Nello stesso sondaggio, poi, viene chiesto agli italiani se credono che i media abbiano raccontato la verità sulle ragioni della guerra in Ucraina. Per il 39,3% "i media stanno cercando di manipolare il più possibile l'opinione pubblica seguendo ordini ricevuti dall'alto", per il 24% sono stati "piuttosto sinceri ed equilibrati", per il 19,4% "hanno assunto le posizioni dominanti e filo-occidentali per fare più audience", per il 13,2% "hanno dato troppo spazio alle versioni di fatto filo-russe per fare più audience". Il 4% non si esprime.

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