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Sondaggi politici, crolla la fiducia nel governo: per 6 italiani su 10 cadrà entro l’anno

“Il 68,2% degli elettori a livello nazionale è convinto che questa coalizione sia più un’arma di difesa dal centrodestra che un’intesa politica vera”, sostiene la direttrice di Euromedia Research, Alessandra Ghisleri. Per questo Il 60% degli italiani, di conseguenza, pensa che il governo staccherà la spina fra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.
A cura di Annalisa Girardi
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Secondo i dati riportati dalla direttrice di Euromedia Research, Alessandra Ghisleri, in un'intervista con Il Giornale, "il 68,2% degli elettori a livello nazionale è convinto che questa coalizione sia più un'arma di difesa dal centrodestra che un'intesa politica vera". Una posizione che fa crollare gli indici di fiducia al governo di Partito democratico e Movimento Cinque Stelle in quanto, sottolinea Ghisleri, "un elettore per votare deve aderire a un pensiero e a un progetto, al momento nella maggioranza giallorossa questo non si vede".

Il 60% degli italiani, di conseguenza, pensa che il governo staccherà la spina fra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo. "Il dato interessante è che in questo campione abbiamo un elettore su tre dei Cinque stelle e un elettore su tre del Pd. Significa che gli stessi elettori della maggioranza pensano che durerà molto. Altro dato interessante è che il giudizio sul governo equivale e si sovrappone al giudizio sulla manovra, che è positivo solo per il 28,2%. Significa che la manovra è percepita soprattutto come più tasse", spiega Ghisleri. Che poi continua: "Imporre scelte salutistiche o ecocompatibili, come le bevande non zuccherate o gli involucri plastic free, percepite dalla maggioranza della gente come più costosi, dimostrano una scarsa sensibilità soprattutto verso i redditi più bassi. Sono piccole sfumature però sulla vita quotidiana di ciascuno hanno effetti diretti più tangibili dello spread".

I sondaggi politici di oggi

Il sondaggio settimanale elaborato da Youtrend per Agi sottolinea ancora una volta quanto emerso dalle ultime stime: il voto regionale in Umbria ha avuto un effetto positivo per il centrodestra. La Lega continua a crescere, così come Fratelli d'Italia, mentre per i partiti della maggioranza di governo i consensi si fanno sempre più deboli.

I partiti di Matteo Salvini, al 32,8%, Giorgia Meloni, all'8,9%, e Silvio Berlusconi, al 6,8%, guadagnano rispettivamente l'1,2%, l'1,1% e lo 0,2% rispetto a 15 giorni fa. Il Partito democratico, al 18,9%, cala dello 0,7%  mentre il Movimento 5 Stelle, al 18,0%, di 1,5 punti percentuali. Per tutte e tre le forze di centrocestra si registra quindi una variazione positiva, anche se meno marcata per Forza Italia, mentre arretra significativamente il Movimento Cinque Stelle. Anche il Pd perde qualcosa, anche se in modo meno evidente. Diventa sempre più ampio il divario fra la maggioranza e l'opposizione di centrodesra: se alla formazione del governo Giuseppe Conte bis il bilanciamento fra le forze risultava rispettivamente al 45,9% contro il 46,3%, ora sarebbe un 43,9% contro il 49,5%.

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