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Sondaggi politici, che effetto hanno avuto le regionali in Sardegna: boom di Pd e M5s, crolla la Lega

Dopo le elezioni regionali in Sardegna vinte dal centrosinistra e dal Movimento 5 stelle, i due principali partiti dell’opposizione hanno guadagnato punti. Nel centrodestra, invece, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono rimasti stabili, invece la Lega ha perso parecchio. Ecco i risultati del sondaggio realizzato da Demopolis.
A cura di Luca Pons
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Fratelli d'Italia stabile al primo posto, ma Partito democratico decisamente più vicino e Movimento 5 stelle ben più forte di prima, mentre la Lega di Matteo Salvini perde consensi. Questi sono i risultati principali del sondaggio realizzato dall'istituto Demopolis per Otto e mezzo. La rilevazione, effettuata nei giorni successivi alle elezioni regionali in Sardegna, ha mostrato alcune differenze forti rispetto al sondaggio realizzato a fine gennaio (quando agli intervistati era stato chiesto chi avrebbero votato alle europee).

Stabile FdI, la Lega perde punti e rischia il sorpasso di Forza Italia

Fratelli d'Italia resta al 28%. Il partito di Giorgia Meloni è tranquillamente al primo posto tra le forze politiche italiane, e anche la sconfitta del suo candidato Paolo Truzzu in Sardegna sembrerebbe non aver avuto un forte impatto sulle scelte dell'elettorato, che si parli di europee o di elezioni nazionali. Va detto che FdI risulta piuttosto lontana dalla soglia del 30% che in passato aveva raggiunto. Tuttavia, per il momento l'opposizione è ancora distante, anche se in crescita.

Nel centrodestra è stabile anche Forza Italia, che scende dal 7,2% al 7%. Chi invece ha visto un crollo nei consensi è la Lega di Matteo Salvini: prende il 7,6% dei voti nel nuovo sondaggio, mentre poco meno di un mese prima era arrivata al 9%. Un calo di quasi un punto e mezzo che non solo allontana parecchio la doppia cifra, ma rende anche più plausibile un sorpasso di FI ai danni degli alleati di governo.

Pd e M5s in crescita dopo la vittoria

Il Partito democratico va al 20,8%. È uno dei risultati migliori raggiunti nell'ultimo anno sotto la gestione di Elly Schlein, che nei primi mesi della sua segreteria aveva visto una forte risalita dei consensi. Poi, il partito si era fermato attorno al 19-20%, senza riuscire a superare questa soglia in modo stabile abbastanza da impensierire Fratelli d'Italia. Il Pd è salito dello 0,8% rispetto alla rilevazione di fine gennaio, quasi un punto in più. Resta da vedere se lo slancio continuerà e il distacco con Giorgia Meloni potrà ridursi ancora.

Il Movimento 5 stelle vola al 17%. Considerando che a fine gennaio il M5s era al 15,8%, in meno di un mese (e dopo la vittoria in Sardegna) è arrivato un +1,2%. Anche in questo caso, nelle prossime settimane bisognerà capire se si sia trattato di uno slancio momentaneo dovuto al successo alle regionali, o se si possa parlare di un passo avanti stabile nei votanti.

Tra le altre liste, Alleanza Verdi-Sinistra è al 3,7% mentre un mese prima era al 3,6%, dunque si conferma piuttosto stabile. Azione, guidato da Carlo Calenda, arriva al 3,5% contro il 3,8% del sondaggio di gennaio (che comunque riguardava le elezioni europee, dove il sistema elettorale proporzionale incoraggia anche a votare partiti più piccoli). Non sono riportati tutti i partiti che si trovano sotto il 3%, in particolare Italia viva di Matteo Renzi e +Europa.

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