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Scontro USA - Iran

Sondaggi, il 72% teme che lo scontro Usa-Iran degeneri in una nuova guerra

Le tensioni in Medio Oriente preoccupano gli italiani: il 72% degli intervistati teme che il raid Usa che ha portato all’uccisione di Soleimani possa portare allo scoppio di una nuova guerra. Solo il 15% è convinto del contrario, mentre il 13% preferisce non rispondere. Il mondo è adesso meno sicuro per il 76% dei cittadini.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo un sondaggio Emg Acqua, presentato oggi ad Agorà, il programma condotto da Serena Bortone su Raitre, gli italiani sostengono che il presidente Usa Trump abbia commesso un errore ordinando l'uccisione del generale iraniano Soleimani, morto in un raid a Baghdad, lo scorso 3 gennaio. Per il il 57% degli intervistati Trump ha sbagliato a ordinare l'attacco. Solo il 19% si è detto d'accordo con l'intervento militare statunitense, che ha causato l'innesco di una fa di tensioni con Teheran. Il 24% ha preferito insieme non rispondere.

Secondo il 72% degli intervistati l'escalation di violenze in Medio Oriente potrebbe portare allo scoppio di una nuova guerra. Solo il 15% è convinto del contrario, mentre il 13% preferisce non rispondere. Il mondo è adesso meno sicuro per il 76% degli italiani. La convinzione di vivere in mondo più sicuro si riscontra solo nel 5% degli intervistati. Il 19% preferisce non rispondere.

Alla domanda: "Secondo lei quali tra questi leader mondiali minaccia di più la pace internazionale?" il 42% degli intervistati ha risposto "Trump", il 38% ha risposto "Ali Khamenei" (guida Suprema dell'Iran), il 29% ha risposto "Erdogan" (Presidente della Turchia), il 12% "Putin" (Presidente della Federazione Russa), il 9% ha risposto "Xi Jinping" (Presidente della Repubblica popolare cinese). Il 17% preferisce non rispondere.

Il 50% delle persone interpellate ritiene poi che l'Europa dovrebbe dotarsi di un esercito. Ha risposto "no" il 27% degli intervistati. Il 23% preferisce non rispondere.

Il giustizio sulla gestione italiana della crisi in Libia è negativo: alla domanda "La Libia è in Fiamme: L'Italia, che è uno dei Paesi più vicini, sta attuando politiche all'altezza della situazione?" ha risposto "no" il 50% degli intervistati, "sì" il 5%. Il 45% preferisce non rispondere.

Le intenzioni di voto

Secondo il sondaggio Emg Acqua, se si votasse oggi, la Lega sarebbe sempre il primo partito con il 30,4%, seguito dal Pd al 19,9% e dal M5S al 15,9%. Il podio dei primi partiti rimane quindi immutato, ma il Carroccio può tirare un sospiro di sollievo, dopo che ieri una rilevazione lo dava sotto la soglia del 30%, in lieve calo. Il quarto partito è invece Fratelli D'Italia al 10,6%, stabile sulla doppia cifra, seguito da Forza Italia al 7,0%. Italia Viva è al 4,5%, Azione (Calenda) al 2,8%, La Sinistra 2,0%, Più Europa al 1,9%, Europa Verde all'1,6% e Cambiamo! (Toti) al 1,0%.

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