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Speciale Elezioni europee 2019

Sondaggi elezioni europee, netto calo della Lega: in risalita Pd e Fdi

La Lega perde qualche consenso nei sondaggi in vista delle elezioni europee 2019: la rilevazione effettuata da Quorum/YouTrend per Sky Tg24 evidenzia il calo dell’1,1% del Carroccio che rimane comunque il primo partito. Dietro troviamo il Movimento 5 Stelle. In risalita, invece, il Partito Democratico e Fratelli d’Italia, unici partiti in crescita tra quelli che superano la soglia di sbarramento del 4%.
A cura di Stefano Rizzuti
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La tendenza degli ultimi giorni nei sondaggi in vista delle elezioni europee 2019 si conferma anche nella rilevazione di Quorum/YouTrend per la trasmissione Il Confine, in onda su Sky Tg24. La Lega rimane sì il primo partito, ma fa segnare un calo evidente nei consensi. Chi, invece, sembra essere in risalita è il Pd, unico partito ad aumentare i propri voti rispetto ad aprile insieme a Fratelli d’Italia e La Sinistra. La Lega si attesta al 32,1%, perdendo l’1,1% rispetto ai sondaggi di aprile, ma rimanendo comunque il primo partito con quasi dieci punti di vantaggio su tutti gli altri. Il Movimento 5 Stelle resta sostanzialmente stabile, al secondo posto, con il 22,2% (era al 22,3%). Mentre cresce, anche se di poco, il Pd che passa dal 21,1% di aprile al 21,4% di oggi. Leggero calo per Forza Italia: dal 9,9% al 9,5%.

In crescita troviamo Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni si tiene ben al di sopra della soglia di sbarramento – prevista al 4% – passando dal 5,1% al 5,3%. Restano al di sotto di questa soglia tutti gli altri partiti, con La Sinistra in netta crescita dall’1,7% al 3,2%. Più indietro la lista di +Europa insieme ad Italia in Comune, anche se in leggera crescita dal 2% al 2,3% registrato da Quorum/YouTrend.

Il governo e il centrodestra

Lo stesso sondaggio prende in considerazione anche il parere degli elettori sul futuro del governo. Secondo il 69,2% degli intervistati non ci sono le condizioni affinché l’esecutivo vada avanti. Una convinzione più forte tra gli elettori del centrosinistra (93,3%) e di Forza Italia (73,6%) e Fratelli d’Italia (75,8%). Mentre per i leghisti e i pentastellati il governo può proseguire la sua azione per, rispettivamente, il 62,1% e il 76,4% dei casi. Gli intervistati si dicono insoddisfatti dell’operato del governo nel 58,4% dei casi, mentre è soddisfatto il 41,6%. Ovviamente esprimono maggiori apprezzamenti gli elettori della Lega e del Movimento 5 Stelle, minori quelli di Forza Italia e centrosinistra. Sorprende il dato di Fratelli d’Italia, con un testa a testa in cui prevale leggermente (50,5%) l’insoddisfazione.

La rilevazione prende in considerazione anche il voto a una eventuale lista unitaria di centrodestra formata da Lega, Fi e Fdi: voterebbe questa coalizione, in caso di elezioni politiche, il 25,9% degli intervistati. I più favorevoli sono gli elettori di Forza Italia (94%) e Lega (82%), leggermente meno quelli di Fdi (75%). L’ipotesi di una coalizione sovranista, formata da Lega e Fdi – senza Forza Italia – piace al 24,1% del campione. In questo caso sono decisamente più favorevoli gli elettori leghisti (84%) e del partito di Giorgia Meloni (95%), molto meno quelli di Forza Italia (39%). Agli intervistati si chiede anche quanta differenza c’è, a loro parere, tra le posizioni di Lega e Fdi: la risposta è “poca” per il 53,2%, "abbastanza" per il 29%, "nessuna" per il 16,7% e "molta" per l’1,1%. Infine, secondo il 14,1% degli intervistati Fratelli d’Italia dovrebbe entrare nella maggioranza di governo, mentre si schiera contro questa ipotesi quasi l’86% del campione.

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