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Speciale Elezioni europee 2019

Sondaggi elettorali, la rivoluzione delle europee: la Lega potrebbe essere il primo partito in Ue

In vista delle elezioni europee che si terranno il 26 maggio, un sondaggio evidenzia ciò che potrà accadere nel prossimo Parlamento Ue: la Lega potrebbe contendere il ruolo di primo partito alla Cdu di Angela Merkel. Mentre i Cinque Stelle faticano a trovare alleati per formare un gruppo autonomo. Per la maggioranza, non basterà più l’asse Ppe-Pse.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nella legislatura che sta per terminare, il gruppo con più rappresentanti all’Europarlamento è quello del Partito Democratico. Ora, dopo cinque anni, la situazione potrebbe ribaltarsi completamente, ma potrebbe essere ancora un partito italiano ad avere più seggi di tutti: non più il Pd, ma stavolta il primo gruppo sarebbe quello della Lega. In realtà, per il Carroccio c’è un ostacolo chiamato Angela Merkel. Stando ai sondaggi, infatti, il primo partito potrebbe essere la Cdu della cancelliera tedesca, con 29 seggi. Due in più della Lega. Ma a oltre tre mesi dalle elezioni europee 2019 le cose potrebbero ancora cambiare. La rilevazione realizzata da Kantar Public, e anticipata da Repubblica negli scorsi giorni, analizza le tendenze in tutta Europa in vista del voto del 26 maggio. Salgono i sovranisti, non solo in Italia. E rischiano, addirittura, di diventare il secondo gruppo nell’Ue, dietro solo a quello del Ppe. Tra i partiti più votati ci potrebbero essere il Fidesz del premier ungherese Orban (al 49,3%) e il Pis del polacco Kaczynski (al 40%), entrambi comunque con meno seggi di Lega e Cdu (Italia e Germania eleggono più deputati). C’è poi la questione dei Cinque Stelle che, ad oggi, non sembrano in grado di formare un gruppo non avendo ancora trovato abbastanza alleati.

I sondaggi per le europee in Italia

La situazione italiana conferma quanto rilevato dai sondaggi nelle ultime settimane. La Lega è nettamente il primo partito, con il 32,4% dei voti e 27 seggi all’Europarlamento. Il Movimento 5 Stelle è dietro, con il 25,7% e 22 seggi. Male il Pd, fermo al 17,3% e con 15 seggi, e Forza Italia (8,7% e 8 seggi). Supera la soglia di sbarramento Fratelli d’Italia, con il 4,4% e 4 seggi. Il dato italiano deriva da otto diversi sondaggi realizzati tra il 19 gennaio e l’8 febbraio. Rimangono sotto la soglia di sbarramento +Europa (3,3%), Potere al popolo, Articolo 1-Mdp e tutti gli altri partiti.

Il nuovo Parlamento europeo

In totale a maggio si eleggono 705 europarlamentari, contro i 751 che venivano eletti prima della Brexit. Crollano soprattutto due gruppi, quello del Partito Popolare europeo (in Italia rappresentato da Forza Italia) e quello dei Socialisti del Pse (di cui fa parte il Pd): insieme, per la prima volta, non avranno la maggioranza da soli. Avranno bisogno del sostegno dell’Alde, che passa da 68 a 75 seggi, a cui si aggiungeranno quelli di En Marche di Emmanuel Macron. Il Ppe sarà comunque il primo gruppo, pur scendendo da 217 a 183 seggi. Mentre il Pse passerà da 186 a 135 deputati. A questa coalizione allargata potrebbero aggiungersi anche i Verdi, con 45 seggi.

Chi cresce è il gruppo dell’Enf, guidato da Matteo Salvini e Marine Le Pen: passa da 37 a 59 seggi. Ma il fronte sovranista potrebbe puntare ad allargarsi, comprendendo anche l’Ecr (che per i sondaggi è dato con 51 seggi), i tedeschi dell’Afd più altri gruppi dell’est Europa: per un totale che potrebbe essere intorno ai 130 deputati. Rischiando di contendere il ruolo di secondo partito al Pse. In più non è da escludere l’aggiunta del gruppo grillino che magari potrebbe servire per creare un’alleanza con il Ppe per una nuova maggioranza tutta a destra.

Il gruppo del M5s che non c’è

Negli ultimi mesi il Movimento 5 Stelle ha cercato alleati al di fuori dell’Italia per poter formare un gruppo nel prossimo Europarlamento. Ma per riuscirci ha bisogno dell’elezione di almeno 25 eurodeputati provenienti da sette paesi diversi. Ad oggi il Movimento ha trovato quattro alleati, ma non tutti eleggeranno qualcuno a Bruxelles. Quello che doveva essere l’alleato forte, il Kukiz 15 polacco, è in netto calo nei sondaggi, al 4,2%, tanto da non prendere seggi. Nessun eurodeputato anche per i finlandesi del Liike Nyt, mentre i greci di Akkel non vengono neanche stimati dai sondaggi. Dalla Croazia, invece, arrivano due eurodeputati per lo Zivi Zid, stimato al 12,3%. A quel punto per i Cinque Stelle l’ipotesi più probabile è quella di allearsi ai sovranisti per non rimanere fuori da tutti i gruppi.

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