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Sondaggi elettorali, la fiducia degli italiani nel governo diminuisce sempre più

Rispetto a fine settembre, i giudizi positivi sul governo sono andati calando e dalle ultime stime si sono fermati a 24 punti contro i 54 della parte di elettorato che afferma invece di non avere alcuna fiducia nell’esecutivo attuale. Alla domada se si pensa che sia stato un bene far nascere il governo giallorosso, il 54% degli intervistati ha risposto negativamente e solo il 28% ha detto sì. Il 18% ha preferito non rispondere.
A cura di Annalisa Girardi
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Gli elettori italiani non hanno molta fiducia nel governo Giuseppe Conte bis: una tendenza in calo continuo emersa anche dall'ultimo sondaggio politico andato in onda ad Agorà su Rai3. Rispetto a fine settembre, i giudizi positivi sul governo sono andati calando e dalle ultime stime si sono fermati a 24 punti contro i 54 della parte di elettorato che afferma invece di non avere alcuna fiducia nell'esecutivo attuale. Alla domada se si pensa che sia stato un bene far nascere il governo giallorosso, il 54% degli intervistati ha risposto negativamente e solo il 28% ha detto sì. Il 18% ha preferito non rispondere.

Riguardo alle intenzioni di voto, anche il sondaggio di Emg per Agorà conferma la Lega come primo partito al 33%, anche se evidenzia un calo abbastanza importante rispetto alla scorsa settimana, quando il Carroccio aveva ottenuto il 34,2%. Consensi in aumento, invece, per il Partito democratico, che guadagna 0,5 punti percentuali e si posiziona al secondo posto con un 19,5%. A seguire c'è il Movimento Cinque Stelle al 16,1%, con 0,2 punti percentuali in meno rispetto alla scorsa settimana. Fratelli d'Italia perde la stessa cifra e questa settimana i consensi si fermano al 9,8%. Lo stesso discorso vale anche per Forza Italia, che però ha registrato un 7,4% di preferenze. Infine Italia Viva perde quasi un punto percentuale rispetto alle ultime analisi, e questa settimana si ferma al 5,7%.

Il sondaggio ha valutato anche l'impatto della crisi dell'ex Ilva di Taranto sulle intenzioni di voto degli italiani, chiedendo agli intervistati se il caso dell'acciaieria e il comportamento del governo possano influire sulle loro scelte elettorali. Il 52% ha risposto negativamente, mentre secondo un 33% le scelte del governo nel caso Ilva andranno a influenzare il voto. Un 15% ha preferito non rispondere. Emg ha anche chiesto un parere riguardo alla reintroduzione dello scudo penale: secondo il 55% degli intervistati l'immunità per Arcelor Mittal andrebbe ripristinata, mentre il 21% non si è dichiarato favorevole al reinsermento dello scudo. Il 24% ha preferito non rispondere. In ultima, sul tema, si è chiesto agli italiani se vedano in maniera positiva o meno l'ipotesi di nazionalizzazione dello stabilimento di Taranto: il 42% ha risposto sì, mentre il 33% non si è dichiarato favorevole e il 25% ha preferito non esprimersi.

Infine, un dato interessante emerso dal sondaggio rigurda la diffusione dell'odio online. Infatti l'84% degli intervistati si dice da abbastanza a molto preoccupato per gli episodi di hate speech sul web, contro un 14% che invece è poco preooccupato o addirittura per nulla. Riguardo a questa parte di campione, è curioso da dove arrivino gli elettori. Se fra gli elettori del Partito democratico solo un 6% non ha espresso timori verso il fenomeno dell'odio online, questa fetta nell'elettorato del Movimento Cinque Stelle cresce fino al 17%.

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