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Sileri torna sul mix di vaccini agli over 60 e ammette gli errori di comunicazione del Ministero

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, torna ad aprire alla vaccinazione eterologa anche sopra i 60 anni, sottolineando che sebbene i vaccini di AstraZeneca o Johnson & Johnson siano sicurissimi per questa fascia di età, alle persone dovrebbe comunque essere permesso scegliere se richiedere il mix di vaccini. Come fatto tra l’altro da Mario Draghi. Ma nel mondo scientifico non sono tutti d’accordo: per l’infettivologo Matteo Bassetti, ad esempio, non è giusto che possano decidere i singoli individui, ma dovrebbe farlo esclusivamente il medico valutando caso per caso.
A cura di Annalisa Girardi
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Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, torna ad aprire alla vaccinazione eterologa anche sopra i 60 anni (come per Mario Draghi) e ammette gli errori di comunicazione che ci sono stati dall'inizio della pandemia. "Io ai primi di maggio avevo proposto di limitarne (del vaccino AstraZeneca, ndr) l'uso per le donne sotto i 50 anni e per tutti sotto i 30. Diverso è il discorso per la seconda dose, perché il numero di complicanze è di gran lunga inferiore. Qui è giusto lasciare libertà di scelta a chi chiede AstraZeneca, secondo una valutazione del medico, pur consigliando l'eterologa. Che va bene anche sopra i 60 anni, fermo restando che i vaccini a vettore virale, AstraZeneca e Johnson & Johnson, sono sicurissimi per quella fascia d'età", ha detto in un'intervista con il Fatto Quotidiano.

Sulla vaccinazione eterologa sopra i 60 anni, non tutti gli esperti sembrano essere d'accordo. Ad esempio l'infettivologo di Genova Matteo Bassetti, spiegando i suoi dubbi a riguardo, ha sottolineato che si sia arrivati a fare il mix di vaccini solo perché, con le nuove indicazioni su riguarda AstraZeneca e l'impossibilità di somministrarlo al di sotto dei 60 anni, non ci fosse di fatto altra possibilità per il richiamo, che farlo con un vaccino diverso. "Sopra i 60 anni si può valutare caso per caso, ma non credo debba essere l'individuo a decidere se fare o meno la seconda dose con il vaccino AstraZeneca, piuttosto che Pfizer. In caso è una valutazione del medico, ma non credo spetti alle persone scegliere se fare il vaccino A, B o C", ha aggiunto.

Da parte sua Sileri, invece, anche nei giorni scorsi aveva aperto alla possibilità di scelta per le persone, affermando che quanto fatto dal presidente del Consiglio (che dopo aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca aveva annunciato che avrebbe fatto la seconda con Pfizer per migliorare la risposta immunitaria) dovrebbe essere consentito a tutti gli over 60.

Il sottosegretario è poi tornato a parlare della confusione sui vaccini e degli errori di comunicazione che sono stati commessi, affermando che però anche nel resto d'Europa succeda così: "Ema non mette limiti su AstraZeneca, alcuni Paesi solo sopra i 55 oi 65 anni, Aifa fa una raccomandazione". Per poi aggiungere: "È dall'inizio della pandemia che si fanno errori di comunicazione. E adesso manca la programmazione. Non ce l'ho con Speranza, semmai con certi ritardi di parte della struttura ministeriale".

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