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Secondo Sileri anche gli over 60 dovrebbero poter decidere se fare il mix di vaccini

“Credo che la stessa opzione scelta da Draghi dovrebbe essere consentita a tutti i cittadini over 60 che hanno fatto la prima dose con AstraZeneca e preferiscono fare la seconda con Pfizer o Moderna. Anche se il protocollo prevede per loro il richiamo con lo stesso vaccino, darei libertà di scelta”: lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ammettendo i problemi di comunicazione da parte de ministero e sottolineando di averne lui stesso da più di un anno con il gabinetto del ministro Roberto Speranza.
A cura di Annalisa Girardi
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Anche gli over 60 dovrebbero poter scegliere se fare o meno la vaccinazione eterologa, cioè ricevere nel richiamo un farmaco diverso da quello della prima dose. A dirlo è il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che in un'intervista con La Stampa, ammette gli errori di comunicazione da parte del ministero sul vaccino AstraZeneca, sottolinea che bisognasse aprire subito alla possibilità di fare il richiamo con AstraZeneca sotto i 60 anni per chi non volesse ricorrere al mix di vaccini e aggiunge che questo dovrebbe comunque essere un'opzione anche per le fasce di popolazione più anziana. "Sul mix vaccinale c'è stato errore di comunicazione da parte del Ministero della Salute. Era più sensato lasciare aperta l'opzione di fare anche la seconda dose con AstraZeneca, per chi preferisce evitare l'eterologa, che resta comunque la soluzione più sicura ed efficace. Ma il vaccino AstraZeneca continua a essere autorizzato dall'Ema sopra i 18anni, quindi, se uno vuole fare il richiamo con quello, è giusto che possa farlo", ha detto.

Come stanno le cose sul mix di vaccini sopra i 60 anni

Per poi aggiungere: "Credo che la stessa opzione scelta da Draghi dovrebbe essere consentita a tutti i cittadini over 60 che hanno fatto la prima dose con AstraZeneca e preferiscono fare la seconda con Pfizer o Moderna. Anche se il protocollo prevede per loro il richiamo con lo stesso vaccino, darei libertà di scelta, con lo stesso criterio applicato per gli under 60". Sulla questione della vaccinazione eterologa sopra i 60 anni era intervenuto ieri, sempre in un'intervista con La Stampa, un membro del Comitato tecnico scientifico, Sergio Abrignani, che aveva affermato che si procedesse in questo modo solo con Mario Draghi, dopo averne verificato la risposta immunitaria innescata dalla prima dose, in quanto presidente del Consiglio. Ma non fosse, insomma, un trattamento riservato ai cittadini comuni. Per il sottosegretario Sileri, invece, sarebbe stato meglio aprire a tutti coloro che, dopo aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca, volessero fare il richiamo con un vaccino diverso, indipendentemente dalla loro fascia di età.

L'attacco al ministro Speranza

Sileri ha poi ribadito i "seri problemi di comunicazione all'interno del ministero", sottolineando che questi sono in prevalenza con il gabinetto del ministro delle Salute, Roberto Speranza, da diversi giorni sotto rinnovati attacchi. E ancora: "Di chi è la colpa? Non lo so, faccio fatica a individuare colpe dei singoli e non sono la persona più adatta per rispondere, visto che io stesso da più di un anno ho seri problemi di comunicazione all’interno del ministero, prevalentemente con il gabinetto del ministro. Per capirci, sono quello che non ha avuto accesso ai verbali del Cts, che ha fatto innumerevoli proposte, senza avere mai risposta". La confusione che si era aperta dopo le nuove indicazioni del ministero della Salute per quanto riguarda le regole sul vaccino di AstraZeneca avevano costretto lo stesso presidente Draghi a intervenire in conferenza stampa per fare il punto della situazione: e in quell'occasione era stata confermata sia l'efficacia della vaccinazione eterologa, sia la possibilità di ricorrere comunque al farmaco svedese per il richiamo sotto i 60 anni per chi lo volesse, dietro espresso consenso del medico.

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