1.296 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sileri: “Riaprire il 4 maggio? Sono ottimista, ma virus circolerà finché non ci sarà un vaccino”

Secondo il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, il prossimo 4 maggio sarà effettivamente possibile passare alla Fase 2 e cominciare a riaprire: “Sono molto ottimista. Credo che i contagi continueranno a diminuire nelle prossime settimane, ma il contagio zero non è possibile finché il virus circola”.
A cura di Annalisa Girardi
1.296 CONDIVISIONI
Pierpaolo Sileri, vice ministro alla Sanità
Pierpaolo Sileri, vice ministro alla Sanità

Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, si dice ottimista su una riapertura il prossimo 4 maggio. "Fase due? Sulla data del 4 maggio sono molto ottimista. Credo che i contagi continueranno a diminuire nelle prossime settimane, ma il contagio zero non è possibile finché il virus circola. La riapertura va programmata non immediata su tutto, ma scaglionata e con tutte le misure di sicurezza necessarie", afferma il viceministro, ospite nel programma "L'imprenditore e gli altri" su Radio Cusano Tv Italia.

E commenta quindi i progressi fatti nelle ultime settimane, dicendosi positivo sulla strategia adottata tanto dal governo quanto dalle autorità regionali: "I miglioramenti si vedono, anche se inizio a vedere nella lettura dei numeri un modo un po' persecutorio perché i numeri vanno anche spiegati. Bisogna guardare il numero dei tamponi, guardare anche il positivo di oggi quando ha fatto il tampone. Secondo me stiamo andando nella direzione giusta in Lombardia, ma anche nel resto d'Italia dove l'epidemia non si è diffusa in maniera così massiccia e le misure adottate hanno dato i loro risultati. C'è stato un calo anche nel numero dei decessi, che è sempre alto ma ricordiamoci che aveva toccato mille al giorno".

Sulla riapertura, secondo Sileri questa dovrà essere graduale e tenere conto che il virus continuerà a circolare finché non ci sarà un vaccino: "È chiaro che bisognerà riaprire, così come è chiaro che il virus non lo vinceremo finché non avremo un vaccino. Credo che i contagi continueranno a diminuire nelle prossime settimane, ma il contagio zero non è possibile finché il virus circola, possiamo portarlo vicino allo zero. La riapertura va programmata non immediata su tutto, ma scaglionata e con tutte le misure di sicurezza necessarie. Oggi il coronavirus si cura meglio rispetto a quando è iniziata l'epidemia, perché si conosce meglio la malattia, ciò che viene fatto sul territorio è migliorato e anche la terapia è modulata sui pazienti precedenti. Siamo in una situazione di gran lunga migliore rispetto a un mese fa".

L'uso della mascherina, nelle prossime fasi dell'emergenza, sarà fondamentale. Secondo il viceministro queste dovrebbero essere fornite dallo Stato e in ogni caso reperibili sul mercato a un prezzo fisso, in modo da risultare accessibili a tutti: " Ora abbiamo iniziato una produzione anche in Italia quindi il numero di mascherine è crescente. Ho girato molto nel Lazio e problemi di mascherine non ce ne sono. Ora con la fase due ovviamente deve esserci un aumento della distribuzione", prosegue.

Sui test rapidi, invece, il viceministro, sottolinea: "Consente di vedere se ci sono anticorpi ed essendo rapido valuta la presenza o assenza. Il prelievo invece dà qualche affidabilità anche dal punto di vista del livello di anticorpi che si ha. Il test rapido è efficace, ma non dimentichiamoci che va individuato qual è il kit migliore tra quelli disponibili. Il problema è se sei positivo e il test dice che sei negativo, il rischio è che tu vai in giro pensando di essere negativo invece non è così. Quindi quel test va associato al tampone. Non si sa quanto dureranno gli anticorpi, quindi questi test saranno importanti per monitorare anche questo aspetto". Per sconfiggere il virus bisognerà aspettare il vaccino che, il viceministro non ha dubbi, dovrà essere obbligatorio: "Visti i danni che ha creato il virus, non ho dubbi sul fatto che un vaccino del genere debba essere obbligatorio. Una volta che saranno garantite efficacia e sicurezza del vaccino, dovremmo avere una copertura tale per non far più contagiare nessuno", conclude Sileri.

1.296 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views