Scuola, Renzi firma il decreto: 500 euro ai prof per la formazione

A parlare qualche giorno fa di un bonus per gli insegnanti previsto dalla riforma della scuola era stata la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini: “Daremo il contributo di 500 euro netti per l’autoformazione dei docenti, previsto dalla legge sulla buona scuola, in busta paga già a ottobre”, così aveva annunciato la titolare del Miur e la conferma è arrivata oggi direttamente dal presidente del Consiglio. “Firmato il decreto sulla carta elettronica dei docenti. 500 euro per la loro formazione”, ha twittato Matteo Renzi allegando la foto della sua firma in calce al decreto. Un altro tweet è arrivato dalla ministra dell’Istruzione che ha parlato di “un’altra misura concreta de La Buona Scuola”.
I soldi per la formazione quest’anno in busta paga – Per avere la card in realtà gli insegnanti dovranno aspettare il prossimo anno scolastico. Come ha anticipato qualche giorno fa la stessa Giannini, per l'anno in corso la somma destinata all'aggiornamento e alla formazione in servizio degli insegnanti verrà erogate nella busta paga. Niente carta elettronica per mancanza di tempo e le spese per l'aggiornamento dovranno essere rendicontate da ciascun insegnante presso le proprie scuole entro il mese di agosto del 2016. “Eventuali somme non spese o non rendicontate verranno recuperate – si legge al punto 4 del decreto – con l'erogazione riferita all'anno 2016/17”.
Come dovrà essere utilizzato il bonus – I 381,137 milioni stanziati dalla riforma della scuola dovranno essere utilizzati per “l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale, per l'acquisto di hardware e software, per l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione di cui al comma 124”.