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Scuola, al via concorso per docenti. Ma tutti chiedono rinvio: “Con Covid è follia”

Domani, 22 ottobre, partirà il concorso straordinario per la scuola per l’assunzione di 32mila docenti (ora supplenti). Ma da più parti viene chiesto il rinvio delle prove scritte: non solo dai partiti di opposizione, ma anche da quelli di maggioranza. A cui si aggiungono anche gli esperti e i sindacati.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il concorso straordinario della scuola parte domani, 22 ottobre. Un concorso che riguarda i docenti precari per le scuole di primo e secondo grado. Le prove inizieranno domani e termineranno il 16 novembre, suddivise su varie classi di concorso. I candidati sono 64mila e i posti a disposizione 32mila. Già domani saranno chiamati al primo test 1.645 candidati in 171 diverse aule. Al massimo, assicura il ministero dell’Istruzione, ci saranno 10 candidati per ogni aula, tranne qualche eccezione dove gli spazi a disposizione sono più ampi. Ci saranno due turni per le prove, uno dalle 9 alle 13 e uno dalle 14.30 alle 17. Sarà obbligatorio indossare le mascherine e igienizzare le mani. Ma non si fermano, intanto, le richieste di rinviare il concorso. E non solo a livello politico, come dimostra la richiesta di alcuni esperti, ad esempio Massimo Galli, primario di malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano.

I sindacati chiedono di rinviare il concorso: una follia

La protesta più veemente arriva dai sindacati. Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda chiedono di rinviare il concorso straordinario per i docenti precari: “Chi si prende la responsabilità di voler fare a tutti i costi questo concorso per la scuola, ne pagherà le conseguenze fino alla fine. Questo concorso è una follia fatto in questo momento di pandemia e il rischio è che ci siano enormi contenziosi. Nel 2017 venne sospeso il concorso per i dirigenti scolastici a causa di una emergenza maltempo: ci aspettiamo lo stesso buonsenso”.

Concorso scuola, Lega e Regione Lombardia chiedono rinvio

A schierarsi per il rinvio del concorso c’è anche la Regione Lombardia, con una mozione approvata in Consiglio che impegna la giunta a chiedere alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, di far slittare le prove scritte. La Lega continua a ribadire la sua contrarietà, appellandosi al capo dello Stato con il deputato Rossano Sasso: “Dinanzi al persistere di una condotta folle da parte del ministro Azzolina, che non intende bloccare il concorso straordinario, nonostante i dati epidemiologici siano in vertiginoso aumento, nonostante il ministro Speranza inviti a non uscire di casa e ad evitare il più possibile spostamenti, nonostante il concorso stesso non sia urgente, in quanto prevede l'assunzione per gli insegnanti a partire da settembre 2021, non mi resta che provare un estremo tentativo. Un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché considerata la situazione possa prendere in considerazione la possibilità che questo concorso, descritto come una bomba epidemiologica anche da medici e virologi, possa essere rinviato”.

Protesta anche il Pd contro concorso scuola

Ma non è solo l’opposizione a chiedere il rinvio del concorso. La stessa richiesta viene avanzata anche dal Pd, per esempio con il deputato Matteo Orfini: “Il ministro della Salute giustamente chiede di limitare gli spostamenti e di stare il più possibile a casa. Alcune regioni e diversi comuni preparano il coprifuoco serale e individuano zone da interdire. Però a più di 60.000 insegnanti precari è chiesto di spostarsi, spesso anche di regione, per svolgere un concorso che avrà effetti concreti tra un anno. Un rischio assurdo e inutile. Per loro e per tutti i cittadini. Lo chiedo per l'ennesima volta al presidente Conte e anche al mio partito: rinviamo il concorso. Non ha alcun senso farlo ora”. Della sua stessa idea anche Francesco Verducci, vicepresidente della commissione Cultura del Senato: “Non voler rinviare il concorso e ostinarsi a tenerlo in una situazione di escalation della pandemia è gravissimo. La ministra si assume una responsabilità enorme”.

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