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Schlein ripropone di ridurre l’orario di lavoro mantenendo lo stesso salario

La leader del Pd rilancia la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e attacca: “Chi è contrario è rimasto a 30 anni fa”. Poi rilancia i temi su cui le opposizioni possono lavorare insieme.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Salute e lavoro, le opposizioni – unite – devono ripartire da qui. La leader del Partito Democratico, Elly Schlein, interviene al congresso nazionale si Sinistra Italiana in corso a Perugia, prima di tornare in tutta fretta a Roma per partecipare alla manifestazione contro la violenza sulle donne. "È il momento di fare una grande riflessione sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario – dice Schlein tornando sulla sua proposta, di cui ha parlato a lungo con Fanpage.itChi è contrario è rimasto a 30 anni fa, l'innovazione tecnologica ha trasformato profondamente il lavoro".

Sul salario minimo "questo governo non ha nemmeno il coraggio di votarci contro in Aula e continua a rimandare", attacca ancora Schlein. E proprio questo tema è l'esempio perfetto per una convergenza più ampia, chiesta anche da Nicola Fratoianni: "Sono qua per dire che noi ci siamo – dice la leader dem – come abbiamo fatto sul salario minimo, a fare iniziative, mobilitazioni e campagne comuni, per essere più efficaci. Lavorare insieme lo possiamo e dobbiamo fare, davanti a questa destra feroce che ha mostrato il suo vero volto". Poi sottolinea l'importanza del lavoro fatto insieme alle altre opposizioni sugli emendamenti alla manovra sulla sanità pubblica.

Poi Schlein tocca altri temi, a partire dalla violenza sulle donne: "Sulla repressione stiamo lavorando in Parlamento, ma non basta se non si fa educazione, che per noi significa rendere obbligatoria l'educazione al rispetto delle differenze e all'affettività già a partire dalle scuole, mettere le risorse sulla formazione di operatori e operatici delle forze dell'ordine, della giustizia, delle pubbliche amministrazioni e lavorare sull'emancipazione economica delle donne". E poi la guerra tra Hamas e Israele, su cui ribadisce: "La soluzione è due popoli e due Stati. Abbiamo condannato la brutalità di Hamas, ma dobbiamo dire che non può giustificare la brutalità sui civili palestinesi, il rispetto del diritto internazionale deve essere il faro per riportare al centro la soluzione di pace".

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