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Ius Scholae

Salvini minaccia la crisi di governo se ci saranno ius scholae e “droga libera”

“Se la sinistra insiste con droga libera, cittadinanza facile e ddl Zan, faremo vedere di che pasta è fatta la Lega. Ora basta”; lo scrive su Twitter il leader della Lega, Matteo Salvini.
A cura di Annalisa Girardi
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Matteo Salvini torna a minacciare la crisi di governo. E lo fa toccando di nuovo i temi delle due proposte di legge che, dopo un primo rinvio, verranno discusse tra pochi giorni alla Camera: ius scholae e cannabis. "Se la sinistra insiste con droga libera, cittadinanza facile e ddl Zan, faremo vedere di che pasta è fatta la Lega. Ora basta. Le emergenze sono aumento di stipendi e pensioni, sono lavoro e taglio delle tasse, sono l’autonomia e la lotta all’immigrazione clandestina. Non altro", scrive il leader della Lega su Twitter.

Proprio oggi i vertici del partito si sono riuniti nella sede di via Bellerio per fare il punto sullo stato di salute della maggioranza e sullo scenario politico attuale. Secondo quanto comunicato da fonti del Carroccio alle agenzie di stampa, durante l'incontro si è sottolineato come governo e maggioranza dovrebbero "concentrarsi su aumento di stipendi e pensioni, blocco degli sbarchi e taglio di tasse e burocrazia", e non su "droga libera o cittadinanza facile".

All'incontro erano presenti, di persona o in collegamento, i ministri della Lega Erika Stefani (Disabilità), Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico) e Massimo Garavaglia (Turismo). C'erano anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana e i capigruppo del partito a Roma e Bruxelles. "Il mandato dei ministri della Lega è in mano a Salvini, non ad altri. È lui che deciderà che cosa fare", ha detto la ministra Stefani.

"La Lega è un movimento responsabile che però vuole in qualche modo far presente quelle che sono le proprie idee e posizioni, mi sembra ragionevole, giusto e sacrosanto. La Lega è la Lega, ha le sue idee e porta avanti la sua linea, e quindi è giusto che anche all'interno del governo facciamo sentire la nostra voce", ha detto da parte sua Giorgetti. E ancora: "Qui ci sono i due capigruppo, io faccio parte del governo. Sono loro che decidono se io resto nel governo. Lo decidono loro, non io. Come dice la Costituzione delle Repubblica italiana, è il Parlamento che dà la fiducia al governo, non è il governo che dà la fiducia a se stesso"

Il capogruppo in Senato, Massimiliano Romeo, ha aggiunto: "Tenuta del governo a rischio? Se la sinistra persegue e va avanti per questa strada, evidentemente potrebbe anche esserlo. La Lega ha ribadito chiaramente che se si mettono in campo e in parlamento temi divisivi, così come era stato con il Ddl Zan, indubbiamente questo va a minare la tenuta del governo".

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